Christine Lagarde (foto LaPresse)

Madame Qe si mette il vestito “buono" per il debutto

Alberto Brambilla

La missione della Bce di Lagarde sarà di piacere al popolo ed è a vostra disposizione per suggerimenti

Roma. Davanti al Parlamento europeo che dovrà confermare la sua candidatura a presidente della Banca centrale europea di Christine Lagarde ha concluso il suo discorso con una formula diversa da quella usata dal predecessore Mario Draghi che le lascerà il posto all’Eurotower da novembre. Per sette anni Draghi ha terminato i suoi interventi successivi al Consiglio direttivo sempre allo stesso modo “and we are at your disposal for questions”, “siamo a vostra disposizione per le domande”, rivolto ai giornalisti in conferenza stampa. Lagarde, davanti al Parlamento, ha concluso così “I look forward to a fruitful exchange during today’s hearing, not only to answer your questions, but also to hear your views”, “non solo rispondere alla vostre domande, ma anche a sentire il vostro parere”. Sta anche nel congedo il senso del discorso programmatico del mandato di Lagarde, un discorso con tre argomenti centrali “agilità”, o meglio flessibilità nell’azione della Bce in un periodo di rallentamento della crescita, “inclusione” e “diversità”. 

 

Sia apre un ciclo di flessibilità in Europa. La presidente della commissione europea Ursula von der Leyen non è pregiudizialmente contraria a consentire flessibilità di bilancio agli stati nei limiti dei vincoli comunitari. Lagarde altrettanto è favorevole alla “semplificazione delle regole” di bilancio della zona euro e ha chiesto di usare la politica fiscale per “stabilizzare la nostra economia in caso di recessione e evitare di sovraccaricare la politica monetaria”. La politica monetaria sta in realtà già facendo il possibile con un terzo programma di rifinanziamento per le banche a tassi agevolati la possibilità di un nuovo programma di Quantitative easing l’anno prossimo, quando l’ultimo ciclo è terminato appena a gennaio, e tassi a zero o negativi. La Bce sembra consapevole che tassi bassi per un periodo prolungato erodono la redditività delle banche e per questo la Bce si impegnerà “in tali riflessioni con una mente aperta e dedizione” anche con un continuo monitoraggio degli effetti potenzialmente negativi. 

 

La disponibilità a regole semplificate e la volontà della Bce di avallare nuovi stimoli per contrastare il rallentamento dell’Eurozona sono benefici di cui godrà il governo Pd-M5s mentre il leghista Matteo Salvini che aveva invocato un cambio di passo dell’Europa sfidando la Commissione europea sarà costretto a osservare dall’opposizione dopo avere tentato e fallito di andare a nuove elezioni. Il prossimo ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri del Pd, presidente uscente della Commissione per i problemi economici e monetari al Parlamento europeo, non dovrà battere i pugni sul tavolo ma solo aspettare che cambi l’approccio della Commissione. Intanto Lagarde lo ha già elogiato in vista della sua imminente nomina in Via XX Settembre: “Un bene per l'Italia e per l’Europa”, ha detto. 

 

Per la Bce di Lagarde non è solo la difesa della “stabilità dei prezzi” il mandato da rispettare, ma è il contorno ad assumere un rilievo inedito. “Considero cruciale una politica monetaria che guardi avanti e consideri il contesto più ampio nel quale la stabilità dei prezzi viene raggiunta”. Insomma il mandato è un’ancòra, ma conta modo centrare obiettivi diversi. La priorità è dimostrare la vicinanza al popolo e condividerne le aspettative. “La Bce – ha detto – deve essere compresa dai mercati che trasmettono la sua politica, ma deve anche essere compresa dalle persone a cui serve buona sostanza. Le persone hanno bisogno di sapere che è la loro banca centrale e che sta facendo politica con a cuore i loro interessi. Una delle priorità della mia presidenza, se confermata, sarà quella di rafforzare tale ponte con il pubblico”, la presidenza deve essere confermata in ottobre dal Parlamento europeo che come le altre istituzioni comunitarie, Bce in testa, è criticata dai politici populisti per essere distante dalle persone. Da ex ministro delle Finanze francese e capo del Fmi ha ricorda che “ciò che mi ha spinto in ciascuno di questi ruoli è la determinazione a servire l'interesse pubblico e a soddisfare le aspettative giustificate delle persone. Consapevole del profondo impatto che le decisioni delle istituzioni pubbliche possono avere sulla vita di molte persone, ho sempre cercato di concentrarmi sulle questioni fondamentali del nostro tempo. Per l’Fmi ciò significava anche affrontare la crescente disuguaglianza, affrontare i cambiamenti climatici e promuovere una crescita più equa e inclusiva”, una cifra per esercitare la leadership anche all’Eurotower. 

  

I cambiamenti climatici sono una sfida comune europea che per l’Eurotower deve essere una missione. Lagarde ha fatto riferimento al Network for Greening the Financial System, lanciato nel 2017 dalle principali banche centrali nel 2017, per valutare i rischi del cambiamento climatico e lavorare per la protezione dell’ambiente. Lagarde ha suggerito “di investire parte del portafoglio della Bce nella finanza verde”. E inoltre, ha detto, “il fondo pensione della Bce potrebbe investire nello stesso settore”. 

 

L'inclusione – ha aggiunto – rimarrà un principio fondamentale della mia leadership e del mio Dna”, ha detto. Ma per includere chi? Tutti, o quasi, tutti quelli che contribuiscono a dare una visione del mondo. “C'è molto che possiamo imparare da coloro che vedono i diversi aspetti della politica monetaria nella loro vita quotidiana, che si tratti di sindacati, gruppi di consumatori, Ong o altri partner della società civile. Al di là delle regolari audizioni sulla responsabilità di fronte a questa assemblea, ascoltare le loro voci non può che rafforzare il processo decisionale della Bce”. Il problema per Lagarde è fare diventare più popolare l’Eurotower. “La fiducia nell'euro si attesta attualmente al 76, il livello più alto di sempre, anche grazie alle azioni coraggiose dell'attuale leadership della Bce – ha detto riferendosi a Draghi – Tuttavia, la fiducia nelle istituzioni dell’Ue, compresa la Bce, non è allo stesso livello. Nel rafforzare ulteriormente il nostro legame con il pubblico, possiamo basarci su quella fiducia nell'euro ed estendere la fiducia nel più ampio progetto europeo. Per garantire impegno, agilità e inclusione, saranno necessari innovazione e comunicazione oltre alla responsabilità e alla cooperazione”. Lagarde è a vostra disposizione per suggerimenti. 

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  • Alberto Brambilla
  • Nato a Milano il 27 settembre 1985, ha iniziato a scrivere vent'anni dopo durante gli studi di Scienze politiche. Smettere è impensabile. Una parentesi di libri, arte e politica locale con i primi post online. Poi, la passione per l'economia e gli intrecci - non sempre scontati - con la società, al limite della "freak economy". Prima di diventare praticante al Foglio nell'autunno 2012, dopo una collaborazione durata due anni, ha lavorato con Class Cnbc, Il Riformista, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e il settimanale d'inchiesta L'Espresso. Ha vinto il premio giornalistico State Street Institutional Press Awards 2013 come giornalista dell'anno nella categoria "giovani talenti" con un'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.