Paolo Savona (Foto LaPresse)

Eppur si è mosso

Redazione

Savona indaga sulle intemerate di Di Maio. Poi magari mitighi le sue

Eppur si è mosso. A quasi tre settimane dalle dichiarazioni a mercati aperti di Luigi Di Maio contro Atlantia, la Consob guidata da Paolo Savona ha fatto sapere di avere aperto un fascicolo per verificare gli impatti delle accuse sul titolo della società quotata. La società definita “decotta” da Di Maio che in questi giorni si è presentata per diventare azionista di Alitalia, l’unica che poteva tirare fuori il governo da una condizione disperata. La notizia è stata resa nota dalla parlamentare del Partito democratico Raffaella Paita, che, spinta dal silenzio dell’Autorità di vigilanza, più volte sottolineato dal Foglio, aveva chiesto alla Consob di conoscere quali provvedimenti fossero stati presi. Nella lettera firmata da Paolo Savona in risposta alla sua richiesta, datata 15 luglio, si legge che “la Consob, in seguito alle recenti dichiarazioni del vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio e di alcuni esponenti del governo su Atlantia spa e sulla possibile revoca delle concessioni alla società controllata Autostrade per l’Italia ha avviato, entro i limiti e la segretezza previsti dalle leggi, i necessari approfondimenti amministrativi per ricostruire analiticamente il contesto informativo, verificarne la correttezza e il conseguente impatto sul regolare funzionamento e sull’integrità del mercato”.

 

Savona non aveva finora preso posizione pubblicamente sulle dichiarazioni dei suoi ex colleghi di governo, a cui è accomunato dalle uscite spericolate. Nel suo primo discorso al mercato comunicò infatti agli investitori internazionali la preoccupante prospettiva di quota 200. Ovvero, disse, che il debito può salire anche fino al “200 per cento rispetto al pil”. In quel contesto Savona propose anche una riforma dell’Esm (European Stability Mechanism), volta a creare un safe asset che dovrebbe finanziare il debito pubblico degli stati indebitati come l’Italia. Soluzioni e prospettive impalatabili per gli investitori sempre guardinghi sulla sostenibilità del debito italiano, oltre che estranee al perimetro di azione della Consob. Bene che l’ex ministro agli Affari europei analizzi le comunicazioni dei politici al mercato. Magari poi pensi anche lui a mitigare le sue comunicazioni ai mercati.

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