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Non c'è più l'alibi di Deutsche Bank

Berlino aggiusta il bubbone nazionale, qui si soccorre il credito meridionale

La più grande pulizia nei conti della storia bancaria inizierà il 24 luglio, quando i soci di Deutsche Bank, già fiore all’occhiello della potenza tedesca, dovranno approvare la dieta proposta dal ceo Christian Sewing per arrestare la frana del titolo, ai minimi da 149 anni. Un’anonima fonte intervistata dal Financial Times ha anticipato che la banca si libererà di attività per 50 miliardi di euro. Verrà eliminata la stragrande maggioranza dei derivati accumulati nel corso degli anni nell’illusione di potere fare quadrare i conti con scommesse oggi insostenibili alla luce delle riserve chieste dalle autorità. Dopo il fallito tentativo di fusione con Commerzbank, se l’operazione dovesse funzionare i politici di casa nostra perderebbero un alibi classico usato per criticare la Germania: “Guardate Deutsche Bank!”, la banca sistemica più rischiosa al mondo. D’ora in poi Db farà soprattutto la banca commerciale, sviluppando attività meno rischiose per tornare a una redditività decente.

 

Il ministro delle Finanze, Olaf Scholz, non ha voluto assumersi la responsabilità di violare le regole del bail-in sacrificando denaro pubblico per il salvataggio, denaro di cui Berlino ha fatto ampio uso dopo la crisi. Se la ristrutturazione dovesse riuscire nel rispetto delle regole europee, la Germania si adeguerebbe al modus operandi continentale; finalmente. Per i politici italiani cadrebbe un argomento retorico, usato da Renzi e Salvini, e verrebbe meno uno strumento pratico: il soccorso pubblico come risposta primaria a una crisi. Il premier Conte, che dice “no” al primato della finanza in Europa, può stare tranquillo: quando si tratta di salvataggi, in Italia è il contribuente a prestare primo soccorso. Ma, vista Db, la stampella pubblica sarà un’eccezione indigesta per l’Antitrust Ue? Lo sapremo presto: Lega e M5s concordano nell’inserire nel decreto Crescita incentivi fiscali per le aggregazioni fra banche del sud, leggi Popolare di Bari, la prossima a capitolare.

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