Il commissario europeo alla Concorrenza, Margrethe Vestager (Foto LaPresse)

L'Europa e Margrethe

Redazione

Vestager ricorda all’Italia che l’Ue serve per tutelare il popolo (consumatore)

Non c’è equità senza concorrenza e non c’è concorrenza senza responsabilità. La legge deve tutelare cittadini e consumatori dalle truffe, ma non può diventare un paravento contro i loro errori di valutazione. Lo ha confermato, in audizione di fronte al Parlamento italiano, la Commissaria europea per la Concorrenza, Margrethe Vestager, che tra le altre cose si è soffermata sui rimborsi ai risparmiatori delle banche. Il nocciolo del suo intervento è semplice: il ristoro è dovuto ad azionisti e obbligazionisti solo nel caso in cui si possa dimostrare che essi sono stati truffati. Cioè se sono stati indotti ad acquistare prodotti finanziari attraverso informazioni scorrette, oppure se qualcuno si è approfittato dell’ingenuità di persone chiaramente non in grado di comprendere la tipologia di investimento.

 

In tutti gli altri casi, ciascuno deve prendersi gli onori (i profitti, in forma di dividendi) ma anche gli oneri (le possibili perdite patrimoniali) delle sue scelte. Comportarsi diversamente implica anzitutto una incomprensibile discriminazione tra cittadini: chi investe in azioni di alcune banche non è tenuto a pagarne le conseguenze, chi invece mette i propri risparmi in altri istituti, altre imprese quotate o addirittura in un’iniziativa imprenditoriale, sì. Inoltre, l’effetto sarà di creare quello che gli economisti chiamano azzardo morale. Sapendo che non corrono rischi, infatti, i cittadini saranno indotti a fare investimenti scriteriati; e, consapevoli che non dovranno renderne conto, gli operatori finanziari difficilmente resisteranno alla tentazione di collocare prodotti meno affidabili. Mentre la politica italiana sembra fare a gara a chi caccia con più foga le mani nelle tasche di Pietro per sanare le condotte irresponsabili di Paolo, Vestager è venuta a Roma per ricordarci che, finché faremo parte dell’Unione europea, ci sono delle norme e un giudice a tutela di Paolo. Ci sono tante ragioni per cui la partecipazione all’Unione fa bene all’Italia, ma proteggere gli italiani dai propri politici oggi è forse quella più cogente. Grazie, Vestager.

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