Per Bankitalia lo spread annulla i benefici della manovra giallo-verde

Mariarosaria Marchesano

Gli italiani hanno perso circa 145 miliardi di ricchezza e i cali in Borsa si riflettono non solo sulla classe più agiata ma per il 25 per cento anche sui redditi più bassi

Milano. I rischi per la stabilità finanziaria mondiale sono in aumento e le condizioni per la crescita a livello globale sono meno espansive. In questo contesto si colloca l'Italia in cui il rialzo “pronunciato e persistente” dei rendimenti dei titoli di stato, a parità di crescita nominale dell'economia, sta facendo aumentare il rischio che il debito “si collochi su una traiettoria crescente”. Il caro-spread, infatti, ha determinato negli ultimi sei mesi un'espansione della spesa per interessi di quasi 1,5 miliardi e costerebbe oltre 5 miliardi nel 2019 e circa 9 miliardi nel 2020 se i tassi dovessero restare coerenti con le attuali aspettative dei mercati. E', in sintesi, quanto denunciato dalla Banca d'Italia nel suo secondo rapporto sulla stabilità finanziaria, in cui si sottolinea come l'aumento dei tassi di interesse sui titoli di Stato abbia contribuito ad alimentare i timori degli investitori “riguardo a un'ipotetica ridenominazione del debito in una valuta diversa dall'euro". Infatti, la quota di obbligazioni italiane detenuta da operatori esteri si è ridotta di circa tre punti percentuali, calando al 24 per cento. Si tratta della
variazione negativa più alta dal secondo trimestre del 2012.

  

Perdita di ricchezza per le famiglie per 145 miliardi

Insomma, contesto globale avverso, elevato debito pubblico e crescita scarsa sono le mine su cui è seduto il nostro paese nel momento in cui ha avviato un difficile confronto con l'Unione europea sulla manovra economica. "Ulteriori revisioni al ribasso del merito di credito dell'Italia potrebbero quindi avere effetti di varia natura per il sistema finanziario", avverte via Nazionale paventando il rischio che gli investitori possano ridurre ulteriormente la quota di titoli pubblici dell'Italia in portafoglio. Il rapporto dell'istituto centrale, però, va oltre l'analisi degli effetti sui mercati e calcola i contraccolpi che tutta questa situazione sta provocando sulla vita degli italiani. I rialzi dello spread ad oggi hanno eroso la ricchezza delle famiglie italiane per circa il 3,5 per cento, pari a 145 miliardi, e il calo dei prezzi delle attività ha determinato una riduzione del valore della ricchezza finanziaria delle famiglie che alla fine di giugno era inferiore del 2 per cento (poco meno di 85 miliardi) rispetto alla fine del 2017, nonostante i significativi investimenti netti (oltre 24 miliardi).

  

Anche le perdite di Borsa si riflettono nella vita reale

Anche la Borsa entra in questa analisi, forse per la prima volta, come un elemento che rispecchia il paese reale e non come un'entità finanziaria astratta. Secondo Bankitalia, negli ultimi mesi il peggioramento dei corsi azionari e obbligazionari si sarebbe riflesso in un'ulteriore perdita di valore di circa l'1,5 per cento, intorno ai 60 miliardi. Una perdita che rappresenta un impoverimento concreto del tessuto sociale. "Il risparmio finanziario è infatti investito per la metà in attività esposte alle tensioni sui mercati (obbligazioni pubbliche e private, azioni, fondi comuni, fondi pensione e alcuni prodotti assicurativi). Gli investimenti in queste attività sono più elevati per le famiglie con redditi superiori alla media; incidono tuttavia per una frazione non trascurabile (circa il 25 per cento) anche sulla ricchezza dei nuclei con redditi più bassi. Nel complesso, dunque, i rialzi dello spread rischiano di "vanificare" l'impatto sulla crescita della manovra di Bilancio, avverte via Nazionale.