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Un governo che fa paura agli investitori

Redazione

Guzzetti e Lufthansa mandano in stallo il piano statalista Alitalia-Fs

Non c’è modo per il governo di recuperare Alitalia dal momento che i progetti annunciati vengono respinti. L’idea del vicepremier Luigi Di Maio era quella di creare una newco partecipata dal Tesoro con Ferrovie dello stato per trovare un partner straniero, industriale, che farebbe volare la compagnia per tornare a essere – nei sogni gialloverdi – di “bandiera”, ovvero un vettore per portare turisti in Italia (quando invece i turisti li portano qui soprattutto le agili compagnie low cost). Lufthansa si sta allontanando molto dalla partita, ed era il partner estero che era in trattative più avanzate, anche perché i suoi manager sono venuti spesso in Italia nonostante le scarse attenzioni riservate loro da Di Maio. Il motivo della presa di distanza non sta soltanto nel rifiuto da parte italiana a volere ristrutturare Alitalia riducendo il personale di terra ma, ultimamente, è proprio la presenza di Fs in una compagine azionaria a fare dire all’ad Carsten Spohr di non volere nessuna alleanza con il governo in una compagnia da migliorare. Il conflitto di intenti è evidente: un’azienda controllata dallo stato come Fs farebbe resistenza a qualsiasi tipo di ristrutturazione perché la politica nazionale si guarderebbe bene dal ridurre il personale, visti gli ovvi contraccolpi politici.

 

A stroncare il sogno della Alitalia pubblica ci ha pensato anche il capo delle Fondazioni di origine bancaria Giuseppe Guzzetti, azionista con il 15,9 per cento di Cassa depositi e prestiti, che ieri ha ribadito: “L’ho detto e lo ripeto, è diventato un ritornello e sul punto siamo rigidissimi: in Alitalia la Cdp non deve mettere un euro per nessuna ragione”. Indiscrezioni chiamano in causa anche Eni che smentisce l’ipotesi di ingresso nella compagnia. Idem per Leonardo. Le Fs si staranno pure preparando a fare una offerta vincolante per Alitalia, ma se la presenza della compagnia ferroviaria come socio impedisce una partnership con una compagnia estera mentre una partecipazione di Cdp è esclusa, sarà saggio perseverare?

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