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Piazza Affari incerta teme danni della manovra per banche e imprese

Mariarosaria Marchesano

Il listino di Milano si appiattisce dopo un avvio positivo condizionato dal clima di incertezza. Occhi puntati sulle banche penalizzate con un taglio secco della deducibilità degli interessi passivi. E Tria spiega la legge di Bilancio all'Abi

Milano. Le Borse europee aprono in rialzo sulla scia di Wall Street, che ha registrato ieri la sua migliore performance da marzo, spinta dai buoni risultati aziendali. Ma a Piazza Affari l'indice Ftse Mib, che ha aperto in positivo, si è poi appiattito nelle prime due ore di contrattazioni riflettendo il generale clima di incertezza. Oggi il tasso dei titoli di stato decennali è al 3,4 per cento con lo spread rispetto ai bund tedeschi a quota 292,3 punti base, in discesa, quindi, rispetto ai giorni precedenti al varo della manovra economica. L'attenzione sul listino milanese è concentrata sui titoli bancari e assicurativi, che potrebbero subire penalizzazioni con un taglio secco del 14 per cento della deducibilità degli interessi passivi (passerà all'86 per cento dall'attuale 100 per cento). Oggi il ministro del tesoro Giovanni Tria è interventuo al Comitato esecutvo dell'Abi a Milano per spiegare i contenuti della legge di Bilancio che proprio dal settore creditizio ha attinto 4 miliardi di coperture. Ma anche il mondo delle imprese è destinato a soffrire se è vero, come spiega oggi Il Sole 24 Ore, che con la manovra sarà ridimensionata la portata del programma di maxi ammortamento per acquisto o leasing di beni strumentali. In pratica, la misura Industria 4.0 varata dal precedente governo subisce un duro colpo e questo, con ogni probabilità, avrà effetti su investimenti e occupazione.

 

Comincia il Consiglio dei capi di stato europei

Intanto, la palla sulla manovra è nel campo della Commissione europea che ha all'esame il documento programmatico nel merito e potrebbe fornire le sue prime valutazioni già alla fine di questa settimana. Ancora da accertare se il quadro dei conti pubblici dell'Italia possa essere discusso in via preliminare nell'ambito del Consiglio che vedrà riuniti i capi di stato dei paesi in programma a Bruxelles oggi e domani. Ieri il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, che non ha mancao di avvertire il nostro paese sulla necessità del rispetto delle regole al pari degli altri stati, ha detto che non sarebbe saggio mettere in questa sede l'Italia sul banco degli imputati. Allo stesso tempo, però, è trapelato che proprio la Commissione ha avviato un giro di consultazioni con i vari governi per verificare quale sia l'opinione sul Bilancio italiano e che il risultato  sarebbe stato di scetticismo generale. Con queste premesse, la bocciatura della manovra da parte della Commissione appare abbastanza scontata agli occhi degli operatori di mercato.

 

Avvertimento di Goldam Sachs: meglio politiche più ortodosse

Cresce l'attesa, intanto, per il giudizio di Moody's e S&P sul rating dell'Italia (atteso per fine mese). Secondo alcuni operatori i livelli attuali di Btp scontano già un declassamento di un gradino, mentre si concretizzerebbero maggiori vendite nel caso in cui le agenzie di rating optassero per un peggioramento dell'outlook. Ieri la banca d'affari Goldman Sachs in una nota ha, infatti, detto di credere che i mercati stiano già scontando nei prezzi il declassamento di un livello, mentre il declassamento di due livelli, ipotesi in cui però Goldman ha precisato di non credere, potrebbe innescare vendite forzate anche per più di 100 miliardi di euro da un certo tipo di investitori istituzionali, che per policy seguono gli andamenti degli indici. "Crediamo che solo politiche eocnomiche più ortodosse e credibili possano ridurre la volatilità", ha concluso la banca d'affari.

 

Caso Astaldi, torna l'ipotesi intervento Cdp

Oggi il titolo del gruppo Astaldi è stato sospeso a Piazza Affari per eccesso di ribasso, dopo aver segnato un calo teorico del 7,4 per cento. Da notizie di stampa, è trapelato che nelle prossime ore è prevista la pronuncia del Tribunale di Roma sulla richiesta di concordato in bianco promossa nei giorni scorsi dalla società. Nell'attesa le banche creditrici si sono alleate per scegliere un advisor finanziario e un consulente legale che le rappresentino nella trattativa di salvataggio che potrebbe coinvolgere Cassa Depositi e Prestiti e che vedrebbe anche la partecipazione di una newco creata dal grupppo Salini-Impregilo.