Contro lo Spermageddon, fate figli!

Giulio Meotti

Nel Venezuela socialista non si trovano più i pannolini per bambini. Nell’occidente capitalista non si vendono più. Manca la materia prima. Per i genetisti è “il momento Titanic della civiltà”. E il business corre ai ripari

Roma. In Venezuela, stravolto da una terribile crisi sociale ed economica, sugli scaffali dei supermercati manca un bene di prima necessità: i pannolini per i bambini. Lo racconta questa settimana il Washington Post. Il governo socialista ha così accusato la Procter & Gamble e la Kimberly Clark, le due aziende che da sole detengono l’ottanta per cento della produzione mondiale, di “rapace capitalismo” e di “prezzi criminali”. In occidente le due aziende hanno un problema diverso, di vendite e non di propaganda chavista. I loro pannolini sono desueti. Manca la materia prima.

 

In America, la Kimberly-Clark, che produce i celebri pannolini Huggies, la settimana scorsa ha tagliato migliaia di posti. E nei prossimi anni farà a meno del tredici per cento della sua forza lavoro in tutto il mondo. Il motivo? La merce che produce sta andando fuori mercato a causa della devastante crisi demografica. Anche in Francia si discute, per la prima volta, di crisi della natalità, col Financial Times che parla di un problema politico per l’amministrazione Macron.

 

Nei giorni scorsi, la Msnbc ha pubblicato i dati e i trend del mercato dei prodotti dell’infanzia. E’ crisi ovunque nei paesi ricchi e occidentali. Perdono tutti, dalla Procter & Gamble, che produce i pannolini Pampers, alla Edgewell Personal Care, che realizza le celebri bottiglie per neonati Playtex, fino alla Johnson & Johnson, con il suo celebre shampoo per bambini. La Johnson & Johnson ha venduto due miliardi di prodotti per bambini l’anno scorso, il dieci per cento in meno rispetto al 2010. Negli Stati Uniti, le vendite sono le più basse in più di un decennio.

 

Per evitare di andare fuori mercato, la Procter & Gamble ha dovuto rivedere il proprio catalogo. Le vendite per l’infanzia sono calate dell’un per cento in un solo anno. Ora la Procter punta sui prodotti per la bellezza.

 

Kimberly-Clark ha già dismesso le vendite dei pannolini Huggies in gran parte dell’Europa occidentale, la più investita dalla decrescita naturale. “Siamo stati nel mercato europeo dei pannolini per più di vent’anni e abbiamo fatto una serie di tentativi per trovare un modello di business vincente”, ha detto il presidente e amministratore delegato Thomas Falk. “Ma abbiamo concluso che possiamo creare più valore per gli azionisti uscendo da questo business piuttosto che continuare a cercare di girarci intorno. Non puoi incoraggiare le mamme a usare i pannolini quando non ci sono bambini in giro”. Da quando ha abbandonato la “politica del figlio unico”, la Cina invece è nelle mire di queste aziende. Sono in vista nuovamente lauti guadagni. 

 

Viviamo sempre più a lungo, mangiamo sempre meglio, siamo sempre più ossessionati dalla “qualità della vita”, ma sta crollando la qualità degli spermatozoi del maschio occidentale. Pesticidi, obesità, stress, fumo, diete, nessuno conosce la ragione per questo declino precipitoso dell’ingrediente segreto della vita umana. Un anno fa, studiosi rilevarono che il numero di spermatozoi è crollato di quasi il 60 per cento in soli 40 anni tra gli uomini che vivono in occidente. Adesso il genetista israeliano Hagai Levine, autore di quello studio, lo definisce il “momento Titanic della civiltà”. A ogni San Valentino c’è sempre tanto amore. Anche troppo. E sempre meno bambini.

  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.