La Camera dei deputati (foto LaPresse)

La Camera approva la manovra. Ecco cosa prevede il testo

Redazione

Con 218 voti a favore, 127 contrari e 5 astenuti il provvedimento è stato licenziato da Montecitorio. Passa ora al Senato e dovrà essere convertito in legge entro il 23 giugno

Via libera finale della Camera al decreto manovra con 218 voti a favore, 127 contrari e 5 astenuti. Il decreto, che deve essere convertito in legge entro il 23 giugno, passerà ora all'esame del Senato in seconda lettura. Rispetto al testo licenziato dall'esecutivo, quello approvato dalla Camera ha subito molte modifiche e coinvolto diverse materie: dal fisco, con l'introduzione della web tax nazionale, alla scuola, con la stabilizzazione dei precari della scuola. Ci sono anche interventi che riguardano la cultura, con la norma salva direttori dei musei pubblici e la maggiorazione dei fondi per il Teatro Eliseo di Roma. Inseriti nella manovra anche il prestito ponte di 600 milioni per Alitalia e l'emendamento che limita l'attività di Flixbus. In tema di lavoro le norme introdotte riguardano il lavoro accessorio, con i nuovi voucher, e il fondo per il diritto al lavoro dei disabili.

    

Deficit. L'intervento di correzione dei conti pubblici è pari a 3,1 miliardi di euro per il 2017, derivanti per la maggior parte da entrate (2,8 miliardi) e da tagli alla spesa (300 milioni). Viene esteso il meccanismo di versamento dell'iva, lo split payment, alle operazioni effettuate nei confronti di soggetti pubblici. 

   

Web tax. La nuova tassa sarà una norma transitoria che interesserà le società del web con fatturato oltre 1 miliardo di euro che effettuino cessioni di beni e prestazioni di servizi nel territorio dello Stato per un ammontare superiore a 50
milioni di euro. 

  

Flixbus. Vengono ripristinate le disposizioni del Milleproroghe che il testo originale del decreto manovra mirava a superare. Flixbus non potrà ottenere l'autorizzazione a operare ma un ordine del giorno approvato in aula impegna il governo a rimuovere tali ostacoli.    

  

Scuola. Per i precari della scuola arrivano 1,3 miliardi in più fino al 2026, con lo scopo di stabilizzare 15.100 docenti. 

   

Nuovi voucher. Sul lavoro accessorio si è intervenuto introducendo novità per famiglie e imprese. Sarà disponibile un libretto famiglia per colf, badanti, insegnanti di ripetizione oppure una forma di contratto occasionale. Inoltre si introduce un tetto unico ai compensi di 5mila euro, ma il lavoratore non potrà ricevere più di 2.500 euro l'anno dal medesimo datore di lavoro. Per le imprese, la misura minima oraria del compensi non potrà essere inferiore a 9 euro l'ora, per un massimo di 4 ore di lavoro consecutive con lo stesso datore di lavoro.

   

Pensioni: Vengono precisate le caratteristiche che devono avere determinate attività lavorative, per accedere all'Ape social. Viene autorizzata la spesa per consentire di accedere alla pensione di vecchiaia anticipata per i giornalisti dipendenti di aziende in ristrutturazione o riorganizzazione per crisi aziendale.

  

Lavoro: Viene incrementato di 58 milioni il fondo per il diritto al lavoro dei disabili. Inoltre viene introdotta la facoltà di indirizzare le risorse destinate alla cassa integrazione guadagni straordinaria per le imprese situate nelle aree industriali di crisi complessa alla prosecuzione del trattamento di mobilità in deroga, fino a un periodo massimo di 12 mesi.

  

Monetine addio. Dal primo gennaio 2018 sarà sospeso il conio delle monete da uno e due centesimi, ma quelle vecchie continueranno a circolare.

  

Airbnb: Viene istituita la tassa Airbnb. I portali per gli affitti brevi dovranno diventare ''esattori'', e riscuotere la cedolare secca sugli affitti (21%) da parte dei proprietari di casa, da applicare ai periodi in cui le abitazioni risultano occupate.

Di più su questi argomenti: