L'economia migliora e se ne sono accorti anche gli italiani. Cresce la fiducia

Redazione

Secondo il Global Consumer Confidence Survey di Nielsen la fiducia dei consumatori è cresciuta di tre punti percentuali, così come la propensione all'acquisto

Il miglioramento della condizione economica dell'Italia sta iniziando a diradare le nubi fosche che gli italiani vedevano gravitare sul paese. Il Global Consumer Confidence Survey di Nielsen fotografa un paese che si sta lasciando alle spalle il pessimismo per una crisi che, almeno nella percezione, tardava a finire e che guarda con più fiducia al futuro. Secondo lo studio infatti la fiducia dei consumatori è cresciuta di tre punti percentuali rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente e con esso anche la propensione all'acquisto, salita di tre punti e arrivata al 22 per cento. Un passo in avanti per colmare il gap con gli altri paesi europei, più possibilisti per un veloce recupero del potere di acquisto che avevano nel periodo precedente alla crisi economica.

 



 

"Elementi confortanti provengono da più fattori, quali l’aumento della propensione ai consumi, le stime in crescita del pil, la ripresa del mercato del lavoro e l’andamento della produzione industriale. Occorre a questo punto – commenta in una nota l’amministratore delegato di Nielsen Italia Giovanni Fantasia – consolidare la crescita e mettere in campo soluzioni concrete perché la fiducia rilevata tra i consumatori venga a incidere sulle condizioni economiche individuali, incrementando così i consumi".

 

La percezione di un miglioramento è infatti ancora disomogenea e non estesa a tutto il territorio italiano. A soffrire maggiormente di una certa sfiducia è il sud dove le preoccupazioni per il lavoro e la tendenza al risparmio è maggiore che nelle altre zone del paese. Gli italiani in ogni caso si stanno sempre più convincendo che ormai il peggio è alle spalle tanto che le voci di spesa verso le quali gli italiani sono più orientati a destinare i loro guadagni sono l’intrattenimento fuori casa (più sei punti percentuali) e il turismo (+4 pp).

 



 

Un quadro decisamente positivo rispetto al clima di sfiducia nel quale versava il paese sino a due anni fa.

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