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Il taxi delle idee bislacche

Redazione

Ognuno si offre al M5s mettendo a disposizione le proposte più improbabili, le più bizzarre: le banche del popolo, il doppio euro, la moneta fiscale, l’acquisto della Banca d’Italia, lo stato innovatore

Quando una persona si fa pagare 52 mila euro per dire che la soluzione alla disoccupazione è “Lavorare gratis, lavorare tutti”, bisogna ammettere che ha del talento, anche se agisce al limite della circonvenzione d’incapace. Dei dubbi quindi sorgono sul comprendonio del committente, ma tutto rientra nella normalità quando si capisce che si tratta del Movimento 5 stelle. Il Messaggero, spulciando tra le spese del gruppo M5s alla Camera, ha scritto che una delle uscite più consistenti è stata una ricerca (“Lavoro 2025”) affidata al prof. Domenico De Masi per immaginare come sarà il lavoro del futuro: costo 52.655 euro. La cosa surreale è che la proposta dell’accademico, costata 52 mila euro e contenuta in un libro che costa 18,5 euro, è che per sconfiggere la disoccupazione bisogna “lavorare gratis”. Funziona così: i disoccupati si iscrivono su una piattaforma online e si mettono a disposizione gratis per costringere gli altri a lavorare di meno. Naturalmente la proposta si integra nel programma M5s con il reddito di cittadinanza, quindi un disoccupato deve: lavorare gratis e volontariamente per togliere il lavoro agli altri, mentre nel frattempo può ricevere uno stipendio senza fare niente. La proposta dadaista di De Masi è solo una delle tante incursioni di intellettuali e pseudo-tali nella pappa culturale grillina. Ognuno si offre al M5s per ottenere incarichi presenti o venturi mettendo a disposizione tra le proposte possibili quelle più improbabili, le più bizzarre: le banche del popolo, il doppio euro, la moneta fiscale, l’acquisto della Banca d’Italia, lo stato innovatore. C’è posto per tutti nel taxi per le idee bislacche in cerca d’asilo politico.