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Cresce ancora il mercato dell'auto in Italia: ecco quali sono le più vendute

Redazione

Secondo i dati del ministro dei Trasporti, nel 2016 le vendite sono aumentate del 15,82 per cento per un totale di quasi 2 milioni di immatricolazioni. Benissimo FCA

Cresce il mercato dell'auto in Italia. A dicembre le vendite sono aumentate del 13,06 per cento per un totale di 124.438 nuove immatricolazioni. Il bilancio generale del 2016 è ancora più lusinghiero: stando ai dati diffusi dal ministero dei Trasporti, rispetto all'anno precedente le vendite fanno segnare un più 15,82 per cento con 1.824.968 di immatricolazioni. È stato un anno fortunato soprattutto per Fiat Chrysler Automobiles (FCA): nel 2016 il gruppo ha venduto in Italia 528.189 auto, il 18,39 per cento in più del 2015. E così la quota di mercato passa dal 28,31 al 28,94 per cento, livello più alto dal 2012. Tutti i brand fanno segnare un aumento superiore alla media del mercato: Jeep con un più 35 per cento, Alfa Romeo con il 19,2, Fiat con il 17,1 e Lancia con il 16,5 per cento.

 

Molto bene anche le vetture di lusso di Ferrari, Maserati e Lamborghini. L’auto straniera più venduta nel nostro paese è la Renault Clio con 47.423 immatricolazioni, mentre il marchio in cima alla classifica è la tedesca Mercedes, che ha superato la connazionale Audi. La top ten è composta da Fiat Panda, Lancia Ypsilon, Fiat 500L, Fiat 500, Renault Clio, Volkswagen Golf, Fiat 500X, Fiat Punto, Volkswagen Polo e Ford Fiesta.

“Anche quest’anno - afferma Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilitiche estere - il settore ha portato un contributo determinante ai consumi interni, più forte che in altri settori, e al recupero, seppur ancora lento, dell’economia nazionale. Nell’intero 2016, infatti, il fatturato generato dal settore è stato di 36,9 miliardi di euro, con un incasso di iva per lo stato di 6,6 miliardi di euro”. “Guardando al 2017 - prosegue Nordio - esiste ancora l’opportunità di tenere stimolata una crescita che al momento appare contenuta per il quadro macroeconomico nel quale permangono incertezze, per il confronto con un 2016 di performance robuste e per un certo anticipo di domanda del settore società nel 2016, che si rifletterà negativamente sui primi mesi del 2017, influenzando la domanda totale”.

Nel nuovo anno, secondo il presidente di Unrae, “restano da affrontare la mancanza di un piano strutturato e coordinato per migliorare la qualità dell’aria, soprattutto nelle grandi città, e il lento procedere del rinnovamento del parco anziano”, adottando “misure che consentano una consistente e rapida immissione sul mercato di veicoli più ecologici e più sicuri, in modo da poter rispettare più facilmente gli obiettivi fissati dalle normative europee in materia di qualità dell’aria e sicurezza della circolazione”.

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