Pierre Moscovici con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan (foto LaPresse)

Moscovici dà l'ok a Roma per la flessibilità a una condizione: "Ridurre il debito"

Redazione
Il commissario agli Affari economici e finanziari ha detto che l'Unione europea supporterà "gli sforzi fatti dall'Italia per ridurre il suo deficit".

L'Unione europea prenderà in considerazione le richieste di flessibilità del governo italiano, ma "l'Italia deve continuare a dimostrarsi seria nei suoi sforzi di ridurre il deficit". Prima della riunione dell'Eurogruppo il commissario agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici ha ribadito la volontà dell'Ue di sostenere "gli sforzi fatti dall'Italia per ridurre il suo deficit", sottolineando come la decisione sia stata presa valutando l'esistenza di "circostanze eccezionali". La Commissione, ha spiegato, "si è sempre dimostrata disponibile a concedere flessibilità per le riforme strutturali, gli investimenti e per situazioni straordinarie come l'accoglienza dei rifugiati e il terremoto. Nello stesso tempo c'è la necessità che l'Italia continui a essere seria nello sforzo di riduzione del deficit e che sia salvaguardata la credibilità delle regole".

 

A Washington il ministro dell'economia Padoan aveva ricordato che l'obiettivo programmatico di deficit nominale rispetto al pil per l'anno prossimo resta al 2 per cento e che lo 0,4 per cento in più per le spese straordinarie per terremoto e rifugiati sarebbe stata "eventualmente" usata una volta avuto il via libera parlamentare.

 

Moscovici ha spiegato che "tutta la flessibilità in più" che può essere data nel quadro delle regole – ancora non ha voluto indicare se sarà il 2,1 o il 2,2 per cento –, "siamo pronti a darla in modo che l'Italia sia al centro delle zona euro, sia un paese forte, impegnato nella costruzione europea e che resista al populismo, tuttavia ci sono delle regole che devono essere rispettate da tutti: questa scelta permette interpretazioni intelligenti, sottili e i nostri amici italiani sottili sanno esserlo, ma dobbiamo stare nelle regole e anche questo sanno fare gli italiani".

 

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