Il ministro delle Finanze giapponese, Taro Aso, incontra il suo omologo cinese Lou Jiwei, al G20 dei ministri delle Finanze che si è tenuto a fine luglio a Chengdu, in Cina (foto LaPresse)

Perché le tensioni politiche tra Pechino e i paesi vicini influenzano gli investimenti diretti in Cina

Giulia Pompili
“La Cina è un player troppo importante per essere ignorato in termini di business. Allo stesso tempo, però, il Giappone non vuole diventare troppo dipendente dalla Cina”, dice Peter Tasker. E per Zhixing Zhang, “le tensioni politiche tra Cina e Giappone sono un catalizzatore”, ma ci sono anche ragioni legate all'evoluzione dell'economia di Pechino.
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  • Giulia Pompili
  • È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.