L'amministrazione Obama sta dando un vantaggio improprio a Google sulla internet tv?

Andrea Giuricin
Cosa c'è dietro alla decisione americana di favorire gli over the top (che fa imbizzarrire gli operatori della rete)

C’era una volta un mercato di riferimento per le tecnologie, lo sviluppo tecnologico e gli investimenti nel settore delle telecomunicazioni e media: gli Stati Uniti d’America. Quello che è il primo mercato al mondo sta perdendo la leadership a causa dell’eccessiva politicizzazione della sua principale autorità di regolazione del settore Tlc e Media: la Federal Communication Commission (Fcc).

 

Sotto l’amministrazione del Presidente Obama, l’impostazione di tale autorità è passata da essere sostanzialmente neutra a una posizione interventista. L’ultimo solo in termini temporali è stata la decisione sui Tv set top box. La Commissione ha preso una decisione molto forte, che va a favore dei grandi operatori quali Google Alphabet, Netflix e tutti gli over the top, e che prevede un’apertura di questo mercato che attualmente vede le cable Tv affittare il proprio set box direttamente ai propri clienti. Gli utenti, sempre di più, utilizzano lo streaming video e c’è una convergenza e sostituzione tra le diverse tipologie di servizi.

 

In realtà il mercato dei media e delle TLC sta convergendo da solo e la decisione della Fcc vuole di fatto sostituirsi al mercato stesso. Se nel caso della battaglia sulla net neutrality, la Fcc si è assunta di fatto il rischio di bloccare gli investimenti nello sviluppo delle reti, in questo caso si è deciso di spostare parte dei ricavi dagli attori cable TV verso i nuovi over the top. Sostituirsi al mercato non significa favorirne lo sviluppo e questo non sembra chiaro negli Stati Uniti negli ultimi anni.

 

Quella che è sempre stata la tendenza di molti paesi europei, dove i governi direttamente o indirettamente tramite delle Autorità intervengono nelle scelte del mercato, si sta evidenziando ora negli Stati Uniti d’America. Certo non sarà facile arrivare al caso italiano, dove la scalata di At&T su Telecom Italia venne bloccata per interessi nazionalistici, ma il rischio reale è che di fatto si blocchino gli investimenti laddove l’interventismo statale è troppo elevato. Si ricorda infatti che il mercato delle TLC ha visto un enorme sviluppo negli Stati Uniti negli ultimi anni e gli investimenti nella banda larga sono largamente superiore a quelli europei.

 

[**Video_box_2**]Il grande male europeo nel settore Media e TLC, oltre all’eccessiva frammentazione degli operatori, è sempre stato l’incertezza legislativa e l’interventismo statale nell’economia. E se queste decisioni della Federal Communication Commission continuano a cambiare il panorama legislativo, e quindi a dare meno certezze agli investitori privati, al tempo stesso bloccano anche lo sviluppo degli investimenti. E di investimenti hanno bisogno anche gli Stati Uniti. Senza un’adeguata infrastruttura, si creeranno dei colli di bottiglia che di fatto bloccheranno anche l’innovazione tecnologica. Se diverse società del settore hanno raggiunto tali valori e hanno la possibilità di perdere miliardi di dollari in nuovi progetti poco remunerativi è anche grazie al particolare clima favorevole agli investimenti negli scorsi anni negli Stati Uniti. Un clima che ora sta venendo meno e quella leadership riconosciuta in tutto il mondo, rischia di cadere sotto il peso dell’eccessivo interventismo della Fcc.

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