Santa minoranza

Redazione
Non solo Tasi. Creare consenso attorno al governo dando spazio alla sinistra Pd. E’ il metodo Renzi.

Roma. “A chi dice: ma la manovra sulla casa l’aveva fatta anche Berlusconi, dico che è vero. La norma è la stessa di allora (…), anche sulla questione dei castelli che dunque, a differenza di quanto si dice con tono scandalizzato, pagheranno (come per abolizione Ici del 2008)”, ha scritto Matteo Renzi su Facebook. Anche i castelli piangano, insomma, per parafrasare il celebre manifesto di Rifondazione comunista che nel 2006 imbarazzò l’Unione di Prodi in tempo di Finanziaria.

 

E’ bastato tanto al presidente del Consiglio – cioè reinserire i proprietari di castelli e immobili di lusso nella lista dei contribuenti della Tasi, come da norma Berlusconi – per ottenere qualche dichiarazione di apertura dalla minoranza del Pd. La stessa minoranza che in nome dell’antiberlusconismo redivivo, del pauperismo e della Costituzione-non-si-tocca, critica la manovra. Ironia della sorte a parte, è legittimo pensare che Renzi utilizzi da mesi uno schema consolidato nei rapporti con la sinistra del Pd. Sollecitare reazioni di quella che viene percepita spesso come la vetero sinistra, sconfitta alle primarie che furono e surclassata alle europee, consolida innanzitutto la percezione (anche mediatica) secondo cui quella della sinistra minoritaria è l’unica opposizione all’attuale governo.

 

[**Video_box_2**]Se il Pd di governo è diventato un partito potenzialmente piglia-tutto – come lo chiamano i politologi – sia in Parlamento sia nelle intenzioni elettorali (vedi l’ipotesi della “Lista Renzi” di cui scrivevamo ieri), se l’orizzonte è quello mai smentito del partito della Nazione, cosa c’è di meglio di oppositori per definizione residuali e dichiaratamente di parte? In secondo luogo, muovendosi da innovatore incatenato da forze antiche, al punto di fare l’occhiolino a ex riforme berlusconiane, Renzi rinforza il suo consenso politico, non solo a fini elettorali ma anche per far avanzare riforme indigeste a una parte del Parlamento. Se è un minuetto, è ben preparato e perfino utile.  
 

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