Il ministro dell Finanze di Atene, Euclid Tsakalotos con il premier Alexis Tsipras (foto LaPresse)

Atene raggiunge un accordo con i creditori. Tsakalotos: "Resteremo nell'euro"

Redazione
L'avanzo primario greco dovrà essere dello 0,5 per cento nel 2016 e dell'1 per cento nel 2017. Entro il 20 agosto il voto del Parlamento ellenico.

La Grecia ha raggiunto un primo accordo con i creditori internazionali. Secondo l'intesa trovata tra le parti, l'avanzo primario di Atene dovrà essere dello 0,5 per cento nel 2016 e dell'1 per cento nel 2017. Lo ha reso noto il ministro delle Finanze greco Euclid Tsakalotos, secondo cui l'intesa manterrà Atene nella zona euro ed eviterà il fallimento del paese. "Alcuni dettagli minori sono in discussione in questo momento", ha detto il funzionario dopo i colloqui proseguiti durante la notte tra Grecia e creditori internazionali.

 

Ora il testo deve passare il vaglio del Parlamento ellenico previsto per il 18 agosto, per essere approvato entro il 20, data in cui scade la prossima rata del debito con la Banca centrale europea. Il testo che approderà al Parlamento ellenico per l'approvazione conterrà due articoli, uno riguarderà il contratto di mutuo e il memorandum d'intesa mentre il secondo conterrà le azioni precedenti. L'ultima fase dei negoziati iniziata lo scorso 20 luglio, una settimana dopo che il premier Alexis Tsipras aveva raggiunto l'accordo con i creditori europei a Bruxelles.

 

[**Video_box_2**]Atene sta negoziando con le istituzioni dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale un nuovo prestito per 86 miliardi di euro per evitare il fallimento del paese. Uno degli ultimi scogli riguarda l'esatto ammontare dei soldi necessari alla Grecia per questo piano di salvataggio, il terzo negli ultimi cinque anni.

 

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