Fiction greca, addio roaming telefonico e Pogba. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno


     

    “Niente da fare, se questi turisti stranieri non si sbrigano a venire per Expo sarà un guaio…” (sic!)

    Daniele Bellasio


     

     

    Melodrachma e dintorni

     

    La notizia di oggi è che il negoziato è ripartito, Grecia e creditori hanno ripreso a parlarsi a poche ore dalla scadenza per il rimborso di 1,6 miliardi di dollari al Fmi. A Bruxelles è arrivata nel pomeriggio una nuova proposta di Tsipras (elaborata anche sulla base di alcuni consigli della Commissione). Atene chiede al fondo salvastati Esm di concedere un prestito biennale per rispettare gli obblighi nazionali e internazionali. In sostanza Atene chiede un terzo salvataggio. Un Eurogruppo straordinario è convocato per questa sera. Nella lettera greca non si parla però di cosa Atene sia disposta a fare su riforme e consolidamento del debito, in cambio dei soldi.

     

    L’ipotesi di compromesso secondo indiscrezioni viaggia su un doppio binario: il sì di Atene all’aumento delle imposte e ai ritocchi sull’età pensionabile, senza toccare gli assegni di previdenza più bassi. Ma Angela Merkel non si fida e congela la trattativa: prima si faccia il referendum...    

     

    Mentre il quadro è in divenire il Wsj racconta la battaglia per conquistare cuori e menti del popolo greco chiamato al referendum di domenica. La posta in palio sono sedici anni di esperimento europeo di moneta unica. Nientepopodimenoche!

     

    Vediamoli allora questi due fronti contrapposti: per il “sì” al referendum sono schierati il vescovo di Tessalonica, le istituzioni e i grandi paesi europei, la Cina, Obama e una pattuglia di economisti guidati dal premio Nobel Pisarrides; per il “no” ovviamente Syriza, il fronte euroscettico capeggiato da Marine Le Pen e Nigel Farage e alcuni pezzi da novanta del mondo economico come i nobel Paul Krugman e Joseph Stiglitz.

     

    Il borsino (drammatico) dei debiti di Atene nell’infografica interattiva dell’Ft e l’esposizione delle banche dell’eurozona sulla Grecia (in una mappa).

     

    Scrive a ragione Fausto Panunzi che, comunque vada a finire, il dato certo è che la governance dell’Eurozona non funziona. L’unica istituzione europea che in questo periodo ha fatto politica è stata la Bce.

     

    Poi c’è il fronte italiano da monitorare. Chi vuole usare il caso greco per fare le scarpe a Matteo Renzi (ce ne sono); le munizioni di cui dispone Roma davanti al rischio contagio; e il centrodestra alla prova di Tsipras: prima o poi dovrà scegliere tra Berlusconi e Salvini (tutti i limiti di una coalizione no euro).

     

    Per la cronaca, il budget militare greco è previsto in crescita anche nel 2015, nonostante il quasi default in cui versa il paese. Paradossale, no?

     

    Sempre per la cronaca, ma questa volta per gioco, l’Independent si chiede se Apple, con la sua sterminata liquidità, non possa comprarsi il debito greco. E così farla finita. #iGreece

     

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Saremo alleati? La corsa delle “energy company” occidentali a riaprire i canali commerciali con Teheran (dando per scontato che si arriverà al deal nucleare e alla fine delle sanzioni). Lontano dal negoziato a Vienna (la deadline del 30 giugno è stata prorogata), Politico Magazine racconta la nuova generazione di esperti tech iraniani (molti dei quali hanno studiato negli Usa). Da leggere.

    Nuova guerra fredda. “Putin non rispetta i patti. Chiediamo agli Usa armi pesanti…” L’intervista del Corriere al presidente ucraino Poroshenko mentre Kiev s’incontra a Washington con i suoi creditori (per cercare di non finire come la Grecia…). Non bastasse, una recente decisione ucraina rischia di precipitare il collasso del regime filo-russo di Tiraspol e/o il confronto diretto tra le truppe di Kiev e quelle di Mosca. Siamo in Transnistria, casus belli perfetto...

    Sabbie arabe. Il procuratore generale egiziano Hisham Barakat è stato ucciso al Cairo in un’esplosione mentre si recava al lavoro in automobile, e con lui sono morte altre nove persone. Cosa sta succedendo dentro i Fratelli musulmani in Egitto? La Stampa invece racconta come gli aerei e le forze speciali Usa stanno controllando il Maghreb (dall’Italia). Speriamo bene.

    Liberal Obama. Il presidente Usa Obama ha annunciato una legge per pagare gli straordinari a 5 milioni di lavoratori. Sul finire della sua seconda amministrazione, si accentua il tratto liberal dell’inquilino della Casa Bianca.

    Tariffe telefoniche. L’Europa abolisce il roaming. Le bozze dell’accordo anticipano la sua fine al 15 luglio del 2017. I costi inizieranno a scendere già alla fine di aprile del 2016.

    Non solo Grecia. L’Ecuador ha deciso di non fare come la Grecia restando avvinghiato mani e piedi al dollaro (uscirne sarebbe un’ecatombe); il Portorico in default rischia invece un “botto” peggiore di quello greco. Lo spiega bene l’Atlantic.

     

     

    Mappa del giorno


     

    Il flusso di turisti prima e dopo gli attentati terroristici in Tunisia, Egitto e Kenya

     


     

     

    Argomenti di dibattito

     

    Dalla parte dei greci? In Italia tutti solidali col popolo greco e con il suo governo. Peccato ci si dimentichi di un piccolo particolare: i creditori siamo noi.

    La tocco piano. Politico osa l’inosabile: il prossimo passo dopo aver liberalizzato i matrimonio gay, scrive, dovrebbe essere sdoganare la poligamia.

    Destinazione terra. Negli ultimi due decenni la NASA ha riportato l'esplosione di quasi 600 meteoriti, molti larghi fino a 18 metri. Tra il 2000 e il 2013, 26 hanno colpito il pianeta con una forza atomica. Ma come si fa a fermarli?

    Nuova charity. Per il Wsj i giovani miliardari tech di Silicon Valley dovrebbero mettere a frutto il loro talento per cambiare anche il mondo “invecchiato” della filantropia.

     

     

    Cose da sapere

     

    Segui i soldi. Nel 2014 gli investimenti complessivi dei fondi sovrani sono cresciuti del 39%, toccando il record di 68 miliardi di dollari. Un po’ di numeri interessanti sui paesi e i comparti di investimento.

    Non andremo più in banca. Amazon entro fine anno estenderà il proprio servizio di prestiti alle piccole imprese che aderiscono alla piattaforma Amazon Lending, ad altri otto Paesi tra cui l’Italia.

    Sol dell’avvenire. Tanto per saperlo, il Partito comunista cinese ha 88 milioni di iscritti (in grande crescita rispetto al 2010). Più dell’intera popolazione della Germania…

    Dispute digitali. L’archivio dei pezzi della Bbc rimossi da Google per il diritto all’oblio.

     

     

    Ossessioni

     

    Nella rete. È (quasi) sicuro: il prossimo iPhone avrà lo schermo con Force Touch.

    Addio leftie. Ormai, a Wimbledon, non c’è più traccia dei grandi giocatori mancini. L’ultimo che resiste è Rafa Nadal.

    La scena del Krimi. Storia e analisi di Tatort: il giallo televisivo più longevo di Germania che è anche un ottimo bigino per capire la cultura pop tedesca.

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Generazione Youtube. Nel Medio Oriente in preda agli spasmi integralisti, ci sono anche voci di predicatori laici come Ismail Mohammed, che teorizzano la non esistenza di Dio. Con un certo successo di pubblico…

    Trasferimento tecnologico. Quartz racconta la bellissima storia di come, trent’anni fa, il produttore di chip americano Texas Instrument diventò quasi per caso l’incubatore di un’intera generazione di imprenditori indiani.

    Portfolio da brivido. Viaggio fotografico nel Salvador, il paese più violento del mondo (dopo la fine della tregua tra bande rivali).

    Pogba prima di Pogba. Quando mister 100 milioni valeva 100mila sterline, dall'infanzia di Roissy alle incomprensioni con Ferguson. Alle origini di Paul, allievo, calciatore, ragazzo.

     

     

    C’era una volta


     

    Oggi sono dieci anni dalla legalizzazione, in Spagna, da parte del governo socialista di Zapatero, di nozze e adozioni per coppie dello stesso sesso. Una liberalizzazione antesignana di quanto stabilito venerdì da una storica sentenza della Corte Suprema Usa