(foto EPA)

di cosa parlare stasera a cena

Blinken e gli spiragli per un cessate il fuoco in Ucraina

Giuseppe De Filippi

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Antony Blinken, segretario di stato Usa, oggi vicino alle zone in guerra, con una serie di messaggi da cui potrebbero arrivare cambiamenti di lunga durata. Ribadisce, sì, che il cessate il fuoco in Ucraina è possibile solo con il ritiro russo, ma ne parla, per la prima volta, come di sviluppo ragionevolmente realizzabile e non semplicemente come posizione tattica da mantenere. È stato in Finlandia, nuovo membro della Nato, e ha ricordato (anche al rinnovato Recep Tayyip Erdogan) che bisogna concludere presto la pratica dell’ingresso della Svezia nell’alleanza difensiva. Anche Volodymir Zelensky oggi ha dato informazioni di peso e, sempre a proposito di Nato, ha detto che, certamente “l’adesione dell’Ucraina è impossibile finché c’è una guerra in corso”. E poi, appunto, se ne parlerà, ma questo lo aggiungiamo, sia pure con una certa serenità. Oggi il Foglio faceva riferimento proprio al piano suggerito da Henry Kissinger, che prevede qualche concessione territoriale alla Russia (ma con negoziato e non sancendo lo stato di fatto dell’occupazione militare) e ingresso dell’Ucraina nella Nato. Una specie di 1 a 1 portatore, però, di maggiore stabilità nelle relazioni tra i due paesi confinanti.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

La Corte dei conti svolga i suoi compiti costituzionali e il governo faccia il dovuto sul Pnrr. La trattativa, abbastanza assurda, tra Palazzo Chigi e i giudici contabili può anche finire qui. Ma la determinazione del governo lascia un segno. Il Foglio ha sostenuto l’iniziativa governativa. Sabino Cassese ha rinforzato le tesi governative con richiami alla Costituzione.

Fatto #2

Anche al senato americano tutto a posto con il bilancio Usa dopo l’accordo tra Joe Biden e i repubblicani.

Fatto #3

 Scusi, lei è di qui?

Oggi in pillole

  • Il terribile incendio in un palazzo nella zona est di Roma. Gli aggiornamenti indicano due morti e 30 persone con ferite o ustioni.

  • E' un mistero twitteriano (chiedere a Elon Musk) la sospensione dell’account appena aperto da Luigi Di Maio e dal suo staff su Twitter per comunicare l’attività dello speciale rappresentante europeo nei paesi del Golfo. Ha fatto 3 tweet, immaginiamo non troppo caratterizzati, cose come saluti e auguri per l’inizio del lavoro, ed è stato bloccato, senza dare spiegazioni.

  • In Sudan si riprende a sparare.

  • Che bella vittoria di Lorenzo Sonego per andare agli ottavi al Roland Garros (e controllate anche Fabio Fognini).

  • Così, tanto per ribadire con l’oggettività delle statistiche.

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