Foto di Filippo Attili, Palazzo Chigi, via LaPresse  

DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Meloni in Ucraina contro le ambiguità e i messaggi mafiosi di Putin

Giuseppe De Filippi

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Giorgia Meloni a Kyiv, Bucha e Irpin dà seguito al lavoro diplomatico e politico per mettere l’Italia nella parte pienamente in sostegno all’Ucraina, nello spirito indicato ieri dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. La visita è una testimonianza in più contro l’ambiguità e contro le spinte divergenti di parti della maggioranza. Non c’è nulla da scoprire con la presenza fisica, a parte la constatazione dell’orrore, ma c’è la prova della solidarietà piena e della continuità con la visita di Mario Draghi. È importante ribadirlo nel giorno in cui Vladimir Putin rinnova i suoi messaggi mafiosi all’Italia, citandola e alludendo nuovamente alla collaborazione russa durante la pandemia.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Nel discorso di oggi alle camere riunite e notabili vari Putin vittima delle sue stesse bugie, rivendica davanti ai russi risultati che non ha raggiunto e denuncia minacce e attacchi che non ha subìto. È un caso di dissociazione cognitiva già visto in capi autoritari progressivamente privati del contatto con la realtà. Tenta di provocare con la sospensione degli accordi Start (ma si tratta di un passo già ampiamente messo in conto dalle controparti Nato e Usa). Tra i risultati mette, ad esempio, la presa di Kherson, rimasta, invece, ancora sotto controllo ucraino. E forse lo smacco spiega l’accanimento spietato dell’artiglieria nelle ultime ore sulla città. Volodymyr Zelensky risponde rendendo noto il metodo puramente distruttivo e privo di utilità strategica con cui i russi martellano le strutture civili e per ricordare il senso ben più ampio della difesa dell’Ucraina

Fatto #2

È partita, col suo bello scafo blu (come richiesto dalla soprintendenza), la nave rigassificatore che starà un paio d’anni alla fonda vicino a Piombino, per trasformare in gas da mettere in rete i carichi Lng da varie parti del mondo. Anche il viaggio di questa nave ha a che fare con le risposte ai ricatti di Putin

Fatto #3

Si va avanti nella definizione di un assetto compatibile con i conti pubblici e con la liquidità dei crediti per uscire dalla trappola dei vari bonus edilizi e specialmente del Superbonus. La soluzione della compensazione tramite F24, quindi bilanciando il dare e avere con l’erario, è quella che verrà proposta, con correttivi per i redditi più bassi, perciò privi di reale spazio fiscale in cui realizzare le compensazioni, e per le situazioni di specifica difficoltà come le aree della ricostruzione post-terremoto

 

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