Il Pd continuerà a farsi scegliere o finalmente sceglierà?

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Enrico Letta si è stancato dei centristi/liberali ma ha scelto forse il momento sbagliato. Perché con le candidature Moratti&D’Amato è cambiato tutto. Tra le varie cose è precipitata la possibilità di tenere in piedi un progetto di alleanza con i 5 stelle. C’è tempo, la destra non mollerà rapidamente la presa, ma il Pd, invece di prendersela con loro, dovrebbe dialogare con i possibili alleati centristi e liberali. Certo, le personalità di Carlo Calenda e di Matteo Renzi sono quelle che sono. Ma un grande partito è capace di discutere, confrontarsi, creare spazi politici. E non sarebbe male se una volta a prendere l’iniziativa fosse il Pd, invece di giocare sempre di rimessa.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Dopo Kherson e la ritirata delle forze russe come possono continuare a convivere l’apparato militare (umiliato e screditato) con il potere politico putiniano? Non sembra ragionevole immaginare che si possa semplicemente tornare alla condizione precedente, come se l’invasione non fosse stata tentata, senza conseguenze nei bilanciamenti e nei rapporti di forza dell’élite (e della cleptocrazia) in Russia. L’Ucraina, intanto, continua a rafforzare i suoi rapporti con i paesi schierati in suo sostegno

Fatto #2

La Francia accoglie i migranti della Ocean Viking e polemizza con il governo italiano

Fatto #3

Il mese appena trascorso potrebbe aver segnato il momento di passaggio dall’espansione economica alla stabilizzazione verso la crescita zero

Oggi in pillole

• Tornerà presto in Italia Alessia Piperno
• La Costituzione cambia, riconosce l’insularità come motivo di riequilibrio politico ed economico
• A proposito di isole: Mick Jagger simpatico ma non proprio un genio di fantasia come reporter di vacanze creative
• La terribile gaffe del pollo fritto