Foto di Virginia Mayo, via LaPresse 

DI COSA PARLARE STASERA A CENA

L'Unione europea alza il livello dello scontro con la Russia

Giuseppe De Filippi

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Oggi conta il colpo che l’Unione europea cerca di battere nei rapporti con la Russia. Piano piano si rafforza l’insieme delle sanzioni e, soprattutto, si comincia a toccare la parte viva con la limitazione dell’acquisto di gas e petrolio. È il passaggio verso un livello superiore di scontro con la Russia e metterà alla prova la tenuta europea. Dagli Stati Uniti arriva, con più concretezza come succede da mesi, un ulteriore rafforzamento del pacchetto di aiuti militari, con l’invio di un altro miliardo di dollari abbondante in armamenti, mentre l’ambasciata americana a Mosca consiglia a suoi cittadini, anche con doppio passaporto, di lasciare immediatamente la Russia (anche altri paesi danno istruzioni simili).

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Mario Draghi e i suoi ministri preparano il preparabile per la manovra e per lasciare l’impostazione del Pnrr, al resto dovrà pensarci Giorgia Meloni con il suo governo. Per la cui nascita oggi la presidente in pectore ha incontrato Matteo Salvini

Fatto #2

Avvicinamento al congresso Pd, fioccano candidature e soluzioni estemporanee. Sembra che ci voglia ancora un po’ di tempo per avviare davvero una discussione proficua. Certo che il processo di rimozione del passato, sia del renzismo sia dei rapporti con i 5 stelle (per vedere i due estremi), non aiuta a riflettere sul futuro

Fatto #3

Meloni sul dramma delle donne afgane a riempire anche uno spazio lasciato insensatamente vuoto nel discorso pubblico italiano

 

Oggi in pillole

  • La Banca d’Inghilterra deve provare una difesa della sterlina simile a quelle, disperate, che la Banca d’Italia doveva organizzare nei ricorrenti attacchi contro la lira. Oltretutto la causa scatenante è nelle aspettative fiscali e nelle condizioni dei conti pubblici, anche questo molto simile ai vari casi italiani. Qui c’è l’annuncio dell’operazione condotta dalla BoE sul mercato dei titoli sovrani inglesi. I risultati, però, non sono stati soddisfacenti. E la banca centrale dovrà tentare di nuovo di conquistare la fiducia piena dei mercati, mentre i rapporti con il governo di Liz Truss, da cui è stato deciso il pacchetto di tagli alle tasse alla base degli attacchi di mercato, sono ai minimi livelli
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