L'Ucraina avanza, l'Ue annaspa. Tra bollette e campagna elettorale

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Vladimir Putin sta perdendo la guerra mentre noi siamo incartati in campagna elettorale, tra putinismi tiepidi e antiamericanismi nascosti. E tutta l'Ue, ovviamente a partire dalla Germania, annaspa, non sa che fare. La situazione è ideale perché l'operatività degli aiuti è pienamente in mano agli Stati Uniti di Joe Biden, per nulla incline al putinismo e fortemente determinato a esercitare un ruolo di piena influenza. In questi giorni qui si ragiona ancora sulle conseguenze economiche della guerra, trascurandone gli ultimi sviluppi e soprattutto non valutando in pieno la funzione degli Usa. La distrazione europea forse ha aiutato a favorire il cambio di equilibri militari a favore dell'Ucraina. Mentre la partita sulle forniture energetiche, che ora tiene banco, sembra destinata a una durata non eccessiva. Sarà un problema per qualche mese, mentre le conseguenze della disfatta militare russa saranno più durevoli.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Cosa fa l'Ue per contrastare il ricatto sul prezzo del gas. In attesa della riunione ministeriale è ancora la commissione a muoversi  mettendo a disposizione un piano per la riduzione dei consumi e per l'intervento comune sui meccanismi di formazione del prezzo. E la strategia italiana va avanti

Fatto #2

A Baghdad i sostenitori di Moktada al-Sadr hanno occupato il palazzo presidenziale dopo l'annuncio del ritiro dalla politica del loro leader. E la situazione è peggiorata nelle ore successive, con il coprifuoco in tutto il paese. E voci di collegamenti con gruppi iraniani per trasferire la tensione politica anche in Iran

Fatto #3

Il capo economista della Bce parla di inflazione ancora elevata nei prossimi mesi, con i prezzi energetici ancora a trainare i rialzi

Oggi in pillole

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