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DI COSA PARLARE STASERA A CENA

La nuova alleanza pre-elettorale di Pd e Azione con +Europa

Giuseppe De Filippi

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Non si può andare a cena senza aver letto l'accordo tra Pd e Azione con +Europa e per parlarne a cena con interesse. C'è da riconoscere a Carlo Calenda di aver finalmente accettato, e anche ben sfruttato, le regole della politica. Menzione speciale anche per la pazienza e la fattiva serenità di Enrico Letta. En passant a cena potremmo lodare questo buffo trasformismo pre-elettorale, invenzione affascinante e insieme segnale di maturità, perché impone la realizzazione di compromessi in campagna elettorale e, tutto sommato, rende un servizio agli elettori. L'accordo va aldilà della inelegante commedia con cui ci si è arrivati. Perché dà un ancoraggio centrista anche all'allenza trainata dal Pd e va a pescare nell'area di molti elettori svincolati da appartenenze, inclini a scegliere negli ultimi giorni e probabilmente sensibili al buon senso e alla ragionevolezza dell'approccio più tecnico che ideologico proposto da Calenda. Un ruolo simile sarebbe stato interpretato con meno efficacia da un politico troppo caratterizzato come Matteo Renzi. Ci stanno benissimo, invece Mariastella Gelmini e Mara Carfagna. Più tardi saranno Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni a chiedere un chiarimento, con accenti polemici, a Enrico Letta, con cui avevano stretto un accordo precedente a quello poi raggiunto dal segretario Pd con Calenda. È chiaro che tenere tutti assieme è faticoso. Ovviamente c'è ancora molto da capire su ripartizione e qualità dei collegi. E il simbolo dello schieramento avverso.

 

Le tre "cose" principali

 

Fatto #1

 

Matteo Renzi, per ora, resta un po' isolato, nell'impossibile centro. Con qualche microscrezio forse illuminante. E Giuseppe Conte rispolvera un linguaggio grillesco 

 

Fatto #2

 

Apprezzabile che non si nascondano le scelte per il cambiamento nelle regole sull'accoglienza 

 

Fatto #3

 

Con il chips act gli Usa fanno politica industriale in grande. È un tema di confronto con la Cina

 

Oggi in pillole 

 

 

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