Da sinistra a destra: Charles Michel, Emmanuel Macron e Mario Draghi (Foto: Epa/Sarag Meyssonier/Pool)

Di cosa parlare stasera a cena

Versailles rafforza l'Ue. In Ucraina Putin bombarda gli aeroporti

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Dicevamo sere fa che c’è più Europa politica ed economica visibile sotto i nostri occhi e che, però, ne serve ancora di più. L’incontro di Versailles, che il Foglio ha collegato a un precedente intervento pubblico di Emmanuel Macron (in cui fissava come obiettivi europei la cooperazione per la sicurezza militare e strategica assieme a quella economica) è servito a rafforzare la convergenza e l’operatività dell’Ue.

Sono progressi che si ottengono mettendosi alla prova e attraversando prove. La guerra alle porte è forse la prova che meno avremmo desiderato, ma resta impresso il segno che lascia nelle istituzioni europee. L’Italia si è presentata a Versailles con un’agenda fattiva su tre temi, l’energia, la sicurezza e i modi per la cooperazione finanziaria tra i paesi dell’Unione. Mario Draghi (catasto o non catasto) ci ha avviati su un progetto nel quale non contano davvero le questioni minime della nostra politica interna. Mentre, d’un colpo, lui e gli altri leader lasciavano cadere i temi su cui ci si era impegnati e appassionati fino a poco fa, dal no all’Ogm alle modalità della transizione energetica, dagli standard di tenuta dei conti pubblici all’emissione di debito comune.

Però ha ragione Paolo Gentiloni a suonare la sveglia all’Ue. Ma se la commissione scalpita è perché gli obiettivi comuni stanno aumentando e anche a Bruxelles devono cominciare a ragionare in questi termini nuovi (meno prudenze e più visione comune).

 


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Le tre "cose" principali:

Fatto #1: Ma, dopo i primi imbarazzanti e confusionari errori e dietrofront sul trasferimento di aerei da caccia polacchi (o comunque europei) agli ucraini, si sta finalmente rimediando? Perché lasciar combattere, senza che si dia un sostegno maggiore delle sole sanzioni, una guerra sproporzionata in un paese aspirante all’Ue e strategicamente importante per la nostra sicurezza non avrebbe senso. Forse per gli aerei qualcosa si sta sbloccando. Ma la mossa preventiva è quella dell’esercito russo. Il bombardamento degli aeroporti nell’ovest dell’Ucraina serve proprio a impedirne l’uso in caso di arrivo di nuovi aerei da combattimento.

Per Foreign Affairs comunque mandare armi è la peggiore idea possibile eccezion fatta per tutte quelle sperimentate finora.

Gli Stati Uniti, da cui sono arrivate sanzioni maggiori di quelle europee, hanno fiducia nell’azione di danneggiamento dell’economia russa per fermare la guerra.

Fatto #2: il cartello in giallo e blu, la chiarezza del messaggio, la mancanza di possibili equivoci sugli obiettivi di questa manifestazione ne fanno il primo vero e grande appuntamento italiano in sostegno alla resistenza ucraina. Enrico Letta, da cui prendiamo il tweet di giornata, ha saputo tenere una linea coraggiosa da cui avrà legittimi vantaggi politici.

Fatto #3: un ripescaggio, da Famiglia Cristiana, sui soldati di leva russi.
Mentre arrivano i siriani, insomma, non proprio di loro volontà, a aiutare gli invasori russi e anche i soldati della Repubblica centrafricana (stato molto influenzato dalla Russia, in una forma neocoloniale su cui poco si sente sollevare l’indignazione generale)

 

Oggi in pillole

  • Tentativi di comprensione delle condizioni psichiche ed emotive di Vladimir Putin
  • Va ringraziato Jacopo Giliberto per il continuo, faticoso, lavoro di sfrondatura delle bugie circolanti sui temi dell’energia e delle infrastrutture. Questa volta lo segnaliamo per le vostre conversazioni a cena perché potrebbe capitare qualcuno influenzato dalla propaganda del Movimento 5 stelle e magari in vena di fare osservazioni sull’energia nucleare, citando Fukushima. È impressionante, poi, l’errore della fotografia riportata. Se ne fanno spesso di errori, figuriamoci, ma scambiare una raffineria per una centrale porta il livello di comprensione dei temi trattati sotto al livello di dignità
  • in Svizzera stanno per togliere l’obbligo di uso della mascherina e forse non è un’idea sensata
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