DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Come bloccare le porte girevoli tra magistratura e politica

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Ci deve pensare la (brava) ministra Marta Cartabia a portare l’attenzione, e, visti i suoi poteri, anche l’azione, sul caso specifico di Catello Maresca e quelli a venire, le prossime girandole tra magistratura e incarichi politici. Certo è che deve fare un po’ rabbia ai tanti che nel centrodestra hanno avuto un impegno diretto nella definizione di regole sugli uffici giudiziari e i loro occupanti che siano più consone allo stato di diritto e al rispetto dell’equilibrio tra funzioni e poteri statali, perché ora sono costretti a constatare che proprio un loro candidato, eletto nel consiglio comunale di Napoli e, insieme, magistrato in Molise, diventa il nome simbolico della necessità di riformare i rapporti tra magistratura e politica e bloccare le porte girevoli. Il nodo è nella nuova legge sul funzionamento del Csm. Ricordiamo che l’ha chiesta Sergio Mattarella pochi giorni fa, parlando proprio davanti ai membri del Consiglio superiore. Il vicepresidente del Csm David Ermini ribadisce di essere favorevole a una revisione delle regole. Ecco, défaillance del centrodestra a parte, un buon tema di lavoro per la restante parte della legislatura.

 

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Ue in grande attività regolatoria sul diritto del lavoro. Oggi Ursula von der Leyen ha parlato dello schema legislativo sui servizi offerti attraverso piattaforme, quelli dei fattorini, per capirci, ed è tornata ad affermare l’intenzione di portare dentro alle tutele europee anche quella forma di lavoro subordinato. Mentre la politica italiana guarda con interesse anche alle possibili indicazioni sul salario minimo. Ma Andrea Garnero fa notare che c’è anche molto altro. A cominciare da qualcosa di molto rilevante, come l’attribuzione di poteri di rappresentanza sindacale anche ai lavoratori autonomi per la firma dei contratti. La curiosità è anche nell’intreccio tra (presunti) autonomi, e cioè i fattorini, trasformati in subordinati da una direttiva, proprio mentre con un’altra direttiva si danno anche agli autonomi forme di tutela collettiva e contrattazione organizzata.

 

Fatto #2

Le forze russe che si avvicinano all’Ucraina, dal Washington Post.

 

Fatto #3

Unicredit dice che vuol fare la banca e basta e che vuole farlo per conto proprio, cioè senza farsi carico di operazioni di sistema (vedi Mps). Le prospettive sono prevedibilmente buone per tutto il settore dopo la durissima cura dimagrante imposta dalle condizioni di mercato e da un lungo periodo di bassi tassi di interesse. I tassi, prima o poi, torneranno a salire e gli utili con loro. Insomma, l’importante ora è stare buoni, fare pulizia in casa, non impicciarsi in faccende pericolose altrui, e i risultati arriveranno. La Borsa apprezza, anche perché il titolo è sottovalutato da tempo. Un progetto basato sulla crescita dell’attività propria non poteva lasciare indifferente il maggiore sindacato dei bancari.

 

 

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