DI COSA PARLARE STASERA A CENA

L'invito di Mattarella ad avere fiducia nella scienza

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Sergio Mattarella all’inaugurazione dell’anno accademico a La Sapienza di Roma, dove ha studiato. Ricorda che questi sono gli ultimi giorni del suo mandato. E parla di scienza in un modo che fa giustizia di tanti atteggiamenti sbagliati certamente presenti nel fronte antiscientifico, nella nuova irrazionalità militante, ma riesce a cogliere anche la debolezza del fronte filo-scienza quando diventa assertivo, incapace di dialogo. “La società è permeata dai risultati della scienza”, dice il presidente. Non è in discussione una scelta, si direbbe, ma l’appartenenza stessa a una comunità, e la scienza ci porta risultati e si inserisce nelle nostre vite con una forza autonoma, appunto permeando la società. E quando dobbiamo scegliere, malgrado tutto l’antiscientismo in circolazione, si dimostra, come è successo con i vaccini, che nel referendum sulla scienza, così lo ha chiamato Mattarella, la vittoria del fronte favorevole è stata netta, per 9 a 1.

 

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Si parte con la terza dose e si deve correre, perché incombono nuove chiusure o cose simili. I vicini chiudono o impongono nuove restrizioni. In Germania e in Austria il referendum sulla scienza è andato diversamente, un 6 a 1 diciamo, e i dati dei contagi sono preoccupanti. E c’è un allarme specifico in Grecia, cioè molto vicino a noi e in un paese che ha intensi contatti con il resto dell’Ue. Dal certificato verde al cartellino rosso, fermare qualche calciatore di Bundesliga è un modo per far arrivare un messaggio serio a un grandissimo pubblico e proprio tra chi più alligna l’obiezione al vaccino. E il ministro tedesco della Sanità vede un futuro fatto di tre possibilità: vaccinati, guariti, morti. “Idioten” lo capiamo tutti ed è la definizione dei manifestanti novax di Amsterdam data dal premier olandese Mark Rutte. Negli Stati Uniti, ci risiamo, si parla di come salvare il Thanksgiving (giovedì).

 

Fatto #2

Sì, non è proprio la stessa mentalità dei no vax, però, per attualizzare, può servire a capire quanto i concetti di rischio e di protezione siano poco radicati nel sentire più diffuso. E poi confrontiamo questi numeri con quelli che rappresentano il totale delle famiglie che rifiutano i vaccini, non solo quello Covid, per i loro figli, in nome di presunti, lontanissimi, pericoli (ovviamente molto minori di quelli che si eliminano grazie alla vaccinazione). Poi due parole dedichiamole anche alla polizia stradale, perché di fronte a questi dati ci si chiede quante siano, in proporzione, le multe, e come si svolga l’attività di controllo.

 

Fatto #3

Ecco, a proposito di gestione del rischio e sicurezza.

 

 

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