DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Sull'economia il governo ha un programma, i partiti no

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Situazione divertente: il governo ha un programma, oggi ben esibito con l’approvazione del documento in cui sono contenute le deleghe e i provvedimenti della politica economica dei prossimi mesi, mentre i partiti che lo sostengono, e anche quelli all’opposizione, un vero, fondato, realizzabile, presentabile, programma politico non lo hanno. Oggi c’è stato anche l’ossequio alle mediazioni (con la prudenza sul fronte fiscale, ad esempio) e qualche ammiccamento all’arte del rinvio, ma da Palazzo Chigi è stato indicato il cammino previsto per i conti pubblici, per le misure a sostegno del lavoro, per la politica industriale. I partiti, nell’indistinto magma di maggioranza e di opposizione e delle varie gradazioni tra una e l’altra posizione, farebbero bene a dotarsi di proposta politica (intesa come qualcosa di autonomo e non solo e sempre come risposta polemica alle scelte altrui) e a lavorare sulla credibilità, di loro stessi e delle loro figure di punta. Anche le elezioni amministrative sono un modo per provare a mostrarsi credibili. Chissà che non ci provino. Ovviamente non è questo, illustrato qui nel link, il modo di costruire la propria credibilità. Anzi, questo tipo di dichiarazioni e di prese di posizione puramente polemiche servono solo a chiudere sempre di più i partiti né di governo né di opposizione in un limbo di impotenza politica.

 

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Le cose dell’economia vanno bene, dicono Mario Draghi e Daniele Franco, numeri alla mano, la crescita aiuta a contenere il rapporto tra debito e Pil (stabilendo un metodo da mantenere per anni) e il ritorno al patto di stabilità duro e puro è escluso, anche se a Berlino dovessero succedersi decine di ministri delle finanze in scala crescente di passione per il rigore, arriva la legge sulla concorrenza e l’attuazione della prima parte della delega fiscale (sì c’è un piccolo rinvio, ma arriva la settimana prossima), la legge di bilancio imposterà molto anche degli anni a venire e non solo formalmente, come avviene sempre, ma impegnando risorse e politiche. Insomma, qualunque cosa succeda il grosso del lavoro è fatto.

 

Fatto #2

C’è una cosina aggiuntiva per Roma, perché Draghi, romano, parla sia della candidatura ormai formalizzata per Expo 2030 sia degli impegni per il Giubileo del 2025. Dice che la possibilità di investimenti è ben incardinata nel prossimo futuro. Ma chiede che la classe politica romana sia in grado di migliorare la condizione economica e sociale della città (quella attuale non sembra rispondere a questo ritratto). E ce n’è anche per Napoli e Bagnoli, con l’impegno a nominare il prossimo sindaco, chiunque sia, commissario per il risanamento di Bagnoli, con ingenti risorse a disposizione. Poi, tutto starà a capacità e responsabilità.

 

Fatto #3

In Germania comincia il gioco delle trattative politiche per dar vita a una maggioranza. Colpisce che i Liberali e i Verdi siano stati chiamati sia dai cristiano democratici sia dai socialdemocratici per colloqui preparatori. Sembra la condizione ideale per mettersi all’asta, situazione invidiabile, ma forse non la più efficiente per il funzionamento del sistema politico e decisionale. Qui sotto c’è il selfie verde-liberale (da noi c’era stata la foto di Vasto) che sancisce il cammino comune, per fare massa critica nelle trattative e che resterà nella storia politica tedesca. Dite “Cheese” oppure “negoziato per la coalizione”, è la battuta degli analisti politici davanti a questo scatto.

 

 

Oggi in pillole

  • Tommaso Nannicini dice che nelle morti sul lavoro c’è anche una responsabilità per l’insipienza della politica (vedete punti sopra su partiti, governo e credibilità).
  • La situazione dei contagi ogni tanto merita una guardata. Da giorni i dati sono stabili, con un’evidente concentrazione dei casi tra chi non è vaccinato. E proprio la stabilità della tendenza di contagi e decessi sembrerebbe indicare che a essere colpito è un nucleo ormai quasi rigidamente definito di popolazione.
  • Il quartiere bolla già pronto, in caso di necessità.
  • I guai (mondiali) delle catene produttive e i guai specifici in Uk.
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