DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Rimbalzo economico? Meglio: l'Italia esce dalla stagnazione

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Continua la gara al rialzo nelle previsioni sulla crescita italiana. Oggi l’Ocse ha pubblicato i dati previsionali, mettendo il possibile traguardo a un più 5,9% per il Pil 2021 rispetto al 2020. Con un ritorno pieno alla situazione precedente alla crisi sanitaria già nel 2022. E il ministro Daniele Franco ha ulteriormente rafforzato le stime, andando poi a toccare il cuore della questione, quando ha detto che il dopo-Covid sarà anche il risultato di una trasformazione dell’economia italiana. Con il lavoro e le aziende in grado di superare la stagnazione degli anni precedenti. Niente a che fare, insomma, con il puro e semplice rimbalzo del Pil, ma un cambiamento profondo del modo di funzionare del mercato e dello stato e delle forze produttive, anche in rapporto all’Europa e al resto del mondo, da cui deriverà il superamento del ventennio di risacca dell’economia italiana. Molte poi le raccomandazioni contingenti dall’Ocse, a partire dalla necessità di non interrompere bruscamente i sostegni alle imprese e dall’adozione di una strategia di medio termine per rendere sostenibile il debito senza choc fiscali e con un forte contributo dalla crescita economica.

 

Le tre "cose"principali

Fatto #1 

A qualcuno Roberto Burioni è antipatico, ma qui dobbiamo prepararci per parare a cena le bordate del no vax di turno. Allora, ciascuno col tono che gli si addice, usiamo questi dati per ribadire che i vaccini funzionano e difendono i grandi aggregati umani (vi piace grandi aggregati umani? Se no collettività, società, popolazione stabile). Intanto a Roma si tiene il G20 sanitario.

 

Fatto #2

Per fare tante cose ci vuole l’alluminio, per fare l’alluminio di vuole la bauxite (oltre a tecnologia e tanta energia), per fare la bauxite ci vuole la Guinea Conakry con le sue miniere. Lì, però, c’è stato un colpo di stato e ora il mondo è senza alluminio. Mentre era già senza chip e, secondo i produttori di auto, il colpo per il loro mercato è peggiore di quello causato dalla pandemia.

 

Fatto #3

Se, a causa della pandemia, alcune cose sono cambiate nell’organizzazione del lavoro e dei servizi, bisogna tenersele. E magari staremo anche meglio. Sì, il dibattito c’è anche in Italia.

 

 

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