Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

Di cosa parlare stasera a cena

Nuove violenze no vax. Ora basta, lo stato sia pronto a intervenire

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

E siamo al secondo caso di intimidazione dagli anti-vaccinisti contro un giornalista. In questo caso la decisione contro cui si manifestava era l'adozione del green pass per la scuola. A essere colpito al volto è stato Francesco Giovannetti, reporter video per il gruppo Gedi. Sabato è stata aggredita Antonella Alba di RaiNews24, mentre seguiva la manifestazione contro vaccini e green pass. E episodi simili riguardano anche i medici più mediaticamente esposti.

 

Qui non si vuole fare la celebrazione del coraggio dei giornalisti o dei medici, anche perché in tutti o casi citati chi è stato colpito o minacciato ne avrebbe fatto volentieri a meno. Però va colto lo speciale atteggiamento di chi protesta contro le regole di controllo sociale della pandemia e contro la campagna di vaccinazione. È uno dei rari casi in cui i toni esasperati da social, quelli dei ridicoli leoni da tastiera, si trasferiscono nella pratica di azioni violente, di minacce, in cui comprendiamo anche il blocco dei treni. Tutto esaltato da pochi mestatori, tra i quali spiccano parlamentari come il leghista Claudio Borghi e un giornale come La Verità, campione nella diffusione delle farneticazioni anti vacciniste. Il pericolo c'è, perché la sostanza di ciò che queste persone diffondono online non sembra dare spazio a mediazioni. Se si accusa il governo, insieme a misteriosi poteri mondiali, di voler procurare danni catastrofici alla società e alla salute si passa il limite del gestibile. L'esaltazione dei rivoltosi contro Capitol Hill, unita al vuoto delle loro tesi (almeno nell'ambito del dimostrabile), c'era un coagulo rabbioso e pericoloso. Qui potrebbe succedere lo stesso, tra accuse iperboliche e nessun riscontro reale la frustrazione sale e si fa violenta. Bisogna che il ministero dell'Interno e le strutture della sicurezza democratica siano pronti, attenti e in grado di agire.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

L'Organizzazione mondiale della sanità constata il rallentamento delle vaccinazioni e fa la stima del possibile costo in vite umane.

 

Fatto #2

Il faticoso, ma necessario, lavoro comune in Europa per gestire crisi come quella afgana. Ma, vista dalla stampa americana, l'Ue non sembra in grado di affrontare i grandi impegni di politica internazionale e gli interventi strategici nel mondo a causa delle sue divisioni.

Il lavoro diplomatico.

Ah, intanto, lasciamo perdere il talebano inclusivo.

 

Fatto #3

In Uk, con la Brexit, sono rimasti senza latte. Con l'occasione ricordiamo che l'Italia, in cui continuamente si celebra la produzione nazionale di questo o quel prodotto agroalimentare, senza importazioni, non riuscirebbe a soddisfare il suo fabbisogno.

 

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