DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Compiti a casa per i 5 stelle: accantonare il giustizialismo

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Il sindaco di Lodi assolto perché il fatto non sussiste e due intrecci di questa notizia con i fatti correnti. C’è la questione dei 5 stelle, ai quali si può chiedere ora davvero un ripensamento critico del loro passato. E non è detto che non convenga ad alcuni di loro anche per la lotta di potere interna. Può essere il momento giusto per dare uno scossone a certi legami, come quelli che portano al Fatto e alla sua pretesa di dirigere politicamente le scelte del movimento grillino. Forse Luigi Di Maio, sornione ultimamente su temi di rilievo per il Movimento, come ad esempio certi incarichi pubblici di massimo livello, potrebbe cogliere l’attimo per tentare di strappare una leadership, come dire, operativa, anche se non sancita, di quel che resta del grillismo e trasformarlo in un partito più spendibile in termini politici. In più, poi, la clamorosa assoluzione di Lodi illumina anche la questione delle candidature a sindaco, e quella riluttanza che si sta avvertendo in tutti gli schieramenti. Attingete pure dai tweet di Luciano Capone, che ha ritrovato cosa dissero i 5 stelle e i fattisti nei giorni dell’arresto del sindaco.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1
In aula è il ministro Daniele Franco a dire che la proposta di aumento della tassa di successione non è opportuna perché “non è bene intervenire su singoli componenti del sistema fiscale, in quanto questi devono inserirsi in un disegno complessivo”. Che poi sono le stesse cose dette più volte, ante-proposta, dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Resta che Enrico Letta, fattosi promotore e propugnatore dell’idea, da lui trasformata in passo identitario per il Pd, ora farà fatica ad accettare questa visione organica della riforma fiscale e dovrà penare per avere da Mario Draghi, in un prossimo colloquio, qualche soddisfazione.

 

Fatto #2
Qui avevamo provato a dire che forse i timori sui licenziamenti sono eccessivi. Con argomenti più approfonditi e interessanti confronti europei Andrea Garnero sostiene qualcosa di simile.

 

Fatto #3
Per cercare di mettere le cose un po’ a posto nella ricostruzione della strategia di Boris Johnson per il contrasto della pandemia arrivano le rivelazione del suo ex stratega della comunicazione, Dominic Cummings, e si vede ciò che già sapevamo ma che abbiamo rimosso grazie alla successiva efficace campagna di vaccinazione, si vede, cioè, che all’’inizio Johnson ha sbagliato tutto e ha creato le condizioni per migliaia di morti. L’opposizione, come si dice, incalza.

 

Oggi in pillole

  • Ah, il ministro Franco, già che ci stava, ha toccato anche il tema più intricato nella storia delle imprese italiane, l’Alitalia.
  • Ogni tanto gli shortisti, quelli che puntano sul ribasso dei titoli per guadagnare, ci restano bruciati. Allora approfittiamone per festeggiare 125 anni dell’indice Dow Jones.
  • Un successo per l’università italiana (i cui laureati sono molto richiesti nel mondo), un insuccesso per il sistema economico italiano (che non riesce ad attrarre né dall’Italia né dal mondo).
  • Cose romane, apparentemente, ma la ripresa degli spettacoli riguarda tutti.
  • Tutti presi dalla luna australiana.
  • La vita della roccia Tarcisio Burgnich.
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