di cosa parlare stasera a cena

L'aumento dei contagi in Italia e l'incomprensibilità logica di Trump

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

    Sì potrebbero tornare maggiori chiusure, non tanto per decisione del governo ma perché alcune regioni potrebbero, ripetendo un copione già visto in primavera, tentare di forzare le cose e fare ordinanze di blocco della circolazione o dell’ingresso da regioni diverse. Sono tutte sfumature di rosso, intenso come colore delle zone interdette. Dall’intensità del rosso dipenderà l’accettabilità sociale dei provvedimenti e la loro compatibilità economica. In ogni caso sarebbe bene evitare decisioni regionali con effetti eccessivamente riversati verso il livello nazionale. Se ad esempio l’Emilia-Romagna decidesse, è una simulazione ovviamente fatta per assurdo, di chiudere il transito in regione si avrebbe di fatto una spaccatura del paese. Ma questo esempio estremo, se ridotto di scala, diventa invece realistico. Perché, appunto, regioni importante e molto aperte all’interscambio, come la Campania, non possono chiudere senza creare contraccolpi in giro per l’Italia. Si arriva così alla necessità di ragionare freddamente e con una visione nazionale e non regionale. Il sistema economico e anche quello sociale e la rete di relazioni personali e politiche che sono la vita del nostro paese non è fatto di piccoli cerchi regionali ma di assi, di linee, che attraversano l’Italia. Le filiere produttive integrano tanti territori diversi e funzionano se le regole sono omogenee. La Campania è la più citata in questi giorni sia per i numeri preoccupanti sia per la risposta molto dinamica del presidente Vincenzo De Luca. Non serve criticarlo o contestarlo, come sta succedendo in questi giorni. Serve che il governo dia un quadro in cui agire, facendo capire che serve un coraggio speciale in questi giorni, perché di fronte al peggioramento dei dati serve, per paradosso, una minore intensità di alcune regole. Per prima le quarantene. Dal Comitato tecnico arrivano le prime indicazioni verso un accorciamento, passando a 10 giorni. Sarebbe già un cambiamento utile. E poi la qualità e la disponibilità dei test vanno modulate. Il tampone molecolare per tutti i casi anche lontanamente sospetti non ha senso. Serve un ricorso maggiore a test meno infallibili ma più veloci e poi si può eventualmente proseguire l’approfondimento per i casi non chiari.

     

    Altro che blocco delle decisioni, a Madrid rilanciano con chiusure e controlli.

     

    La mappa dei college con focolai di Sars-CoV-2 negli USA

     

    Evviva.

     

    La situazione in Mali.

     

    Ancora una volta nella loro storia gli armeni stanno subendo la violenza turca, questa volta per interposti azeri. I tanti armeni disseminatisi nel mondo dopo il genocidio perpetrato dai turchi ora si organizzano per difendere il loro paese di origine e il loro popolo.

      

    Ormai Donald Trump ha superato la soglia della comprensibilità logica per ciò che dice.

     

    E infatti c’è la garanzia di Dan Rather sull’eccezionalità assoluta della Casa Bianca di oggi.

     

    Insomma, la rete conta ma fino a un certo punto. Il mercato si fa in altri modi.

     

    La Borsa e l’Italia.

     

    Il peso dei fondi previdenziali istituzionali in Italia (mezzo Pil).

     

    L’ulivo che resiste alla Xylella e ai presidenti di regione e ai complottisti.

     

    E il riso Carnaroli che comincia a crescere in Calabria, parlatene ovviamente a cena immaginando accoppiamenti per risotti calabri.

      

    L’esperimento in cui non credeva nessuno e che è valso un Nobel, così capiamo anche che gli esperimenti non si fanno per dimostrare ma si fanno per tentare qualcosa che frulla nella testa e nei modelli teorici.

     

    Questa è una domanda interessante, anche se un pochino tecnica (ma non troppo, provate a leggere e vedrete che si segue). Tanto per dire è molto, incomparabilmente, più interessante e utile della lettura dei libri di fisica divulgativa con cui Carlo Rovelli vuole un po’ spaventarvi, un po’ tenervi a bada e un po’ far passare messaggi sull’impossibilità di prendere decisioni positive. Non date retta a Rovelli e buttatevi su questo articolo, per poi leggere altro dello stesso tenore e della stessa qualità, in cui si comincia proprio spiegando che la conoscenza fisica sta procedendo e che i punti di riferimento stabili ci sono e funzionano.

     

    I girasoli, perché amarli e perché no, perché questo è un dicheparlare in versione del venerdì, quindi fatto per farvi portare appresso qualche argomento anche per le cene di sabato e domenica (ma sono ammessi anche pranzi).