Matteo Salvini (foto LaPresse)

I populisti contro la fase 2 e i pasticci sulla Brexit (ancora lei)

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Uno schema tipico della destra antidemocratica prevede il salto delle rappresentanze organizzate (sindacati, associazioni imprenditoriali, intermediari sociali e perfino partiti) per dare la parola direttamente alle persone, agli interessi individuali. Si simulano operazioni dal basso, inesistenti o almeno non spontanee, per mostrare che i rappresentati non si sentono più tali e che vogliono andare per le spicce, portando in forme protestatarie improvvisate le loro lamentele. In questi giorni sono partite molte iniziative di questo genere. Valgano per tutte quelle messe in atto da alcune decine di gestori e proprietari di bar e ristoranti milanesi. Mentre le loro associazioni (sono tante e varie e in grado di interloquire con governo e enti locali) si danno da fare per ottenere il massimo possibile ecco che arrivano le manifestazioni di piazza a rompere lo schema concertativo. Li aiuta la visibilità ottenuta con piccolissime manifestazioni rese di impatto perché la polizia non può esimersi nell'applicare le regole contro gli assembramenti dovute all'epidemia. Così la presenza in giornali e Tv si moltiplica, il web è agitato di suo, e un movimento iper minoritario diventa la voce degli imprenditori del commercio. È un comportamento antipolitico e populista che riproduce nel mondo delle rappresentanze lo stesso schema del grillismo. Con questo si saltava la rappresentanza politica, con le manifestazioni di questi giorni tocca a quella economica. Ovviamente i giorni difficili della fase 2 sono perfetti. C'è un sacrificio che colpisce tutta la società e ci sono danno economici per tutti. Addossare tutto non solo al governo ma anche alle organizzazioni di rappresentanza è un gioco cinico e facile. Ed è un tipico tratto, come si diceva, del qualunquismo, del populismo di destra. La cosa interessante però è che l'Italia subisce questa iniziativa qualunquista mentre ha al governo il maggiore partito populista d'Europa. È un fatto politicamente appassionante e che potrebbe avere sviluppi. Lo scontro tra qualunquismo e populismo, definendo il primo come un classico movimento antipolitico di destra e il secondo come uno schema ripetitivo per cui le scelte giuste sarebbero ovvie se solo si lasciasse la parola al popolo e non alle élite, è una sfida politica inedita e che merita le nostre chiacchiere a cena.

 

 

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