I vertici dell'Ue in Grecia e il Super Tuesday
Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
A Lesbo si organizza una forma temporanea di blocco dei migranti cercando di migliorare le condizioni di accoglienza. Non è una soluzione ma non è neanche un totale scandalo.
Va la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e si presenta con un tweet in cui si parla di controllo e protezione dei confini e non c'è la parola accoglienza né altro che riguardi le condizioni dei migranti.
La conferenza stampa di oggi in Grecia con anche altre autorità europee.
Dall'Italia.
Il virus intanto non ha troppa fantasia e volubilità, e meno male.
Le risposte pratiche e sensate.
La politica italiana si unisce per il caso pizza. Come successo altre volte si corre all'indignazione un po' per un autentico moto dell'animo, un po' per paura di restare nel campo mediaticamente sbagliato. Il caso nasce da un video in cui si vede un pizzaiolo intento a fare schifezze varie mentre prepara la pizza e il tutto viene grottescamente legato alla diffusione del coronavirus. Non si tratta di un attacco deliberato orchestrato dal governo o da altri esponenti del potere democratico francese, ovvio, ma un po' innervosisce in questi giorni di ipersensibilità. Tanto che alle proteste italiane segue dissociazione dal video (qualunque cosa voglia dire) da parte dell'ambasciata di Francia a Roma. Viene tutto preso come un atto ufficiale e come tale fatto oggetto di veementi risposte (mentre il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, chiede chiarimenti formali alla Francia). In realtà si tratta di un filmato in cui il grottesco è studiato e voluto, perché è inserito in un programma satirico, senza alcuna citazione espressa dell'Italia, ma solo attraverso richiami, anche se espliciti, ma in ogni caso i modi espressivi e la carica satirica sono noti e applicati a tutti gli argomenti trattati. Insomma, il diluvio di reazioni indignate sembra mediaticamente comprensibile ma, come sempre succede, anche un po' spiazzato, fuori misura, rispetto a quella famosa satira con la quale non manchiamo mai di colpirci anche tra noi (manco ci avessero detto che mangiamo topi vivi).
E Luigi Di Maio parla di export da tutelare (vabbè sempre loro sono il partito del no-ceta, ma dopo che la sindaca Raggi ha festeggiato e eternato con targa la sistemazione di un tunnel urbano ricordate anche che sono il partito no-Tav).
Gli aeroporti lombardi, a cominciare da Malpensa, sono semivuoti in questi giorni, le società di gestione stanno perdendo soldi e chi lavora ha molte preoccupazioni. La speranza è in una ripresa di attività non subito ma in tempi ragionevoli per poter recuperare qualcosa di ciò che si è perduto.
Il ministro giapponese dello sport potrebbe proporre il rinvio delle olimpiadi, il comitato olimpico risponde che non se ne parla neanche, attraverso una nota emessa oggi, in cui si conferma il pieno impegno alla tenuta dei giochi. A noi questo contrasto tra autorità politiche e organizzazioni sportive ricorda qualcosa di molto vicino nel mondo del calcio. Meglio se tutte le parti in causa cercano rapidamente di venirne fuori con un unico messaggio chiaro, altrimenti la deriva da serie A è a un passo.
E intanto.
A Singapore i contagiati minuto per minuto.
E a Hong Kong succede qualcosa di molto simile. C'è chi apprezza e chi pensa che possa trasformarsi in un sistema di controllo delle vite private. Oggi sul New York Times si segnalava che il sistema di tracciamento cinese mette direttamente tutti i dati sui movimenti personali a disposizione della polizia.
Una questione accessoria ma da non trascurare, perché la catena logistica e produttiva del mondo coinvolge quasi tutti i paesi e anche moltissimi prodotti e quando si va a colpire la filiera del farmaco gli effetti dannosi possono andare oltre un semplice problema industriale.
Uguale a qui, ma senza mascherina.
Potrebbe anche essere solo la prova generale di una nuova normalità, fatta anche di frequenti epidemie da nuovi virus
Le misteriose buste che esplodono, i destinatari uniti da legami con il mondo universitario, tra di essi una epidemiologa.
Voi se volete scherzateci sopra, ma io la faccio questa lotteria, cioè mi segno (come si dice a Roma) al sito del ministero, comunico via via i numeri degli scontrini, e forse ci sarà sistema automatico, e poi chissà.
Ieri ci eravamo limitati a chiacchierare a cena della scelta di Pete Buttigieg e del suo sostegno a Joe Biden, ma il fronte democratico a suo favore è ben più largo, con una specie di pacchetto di mischia per fermare la vittoria di Bernie Sanders. Comunque stasera e anche un po' più tardi si faranno per bene i conti delle forze in campo grazie alla convergenza di diversi appuntamenti delle primarie nel Super Tuesday.
Imperversano stime elettorali e valutazioni politiche sulle scelte dei candidati.
Biden ha carica umana e una grande capacità di entrare in contatto con i sentimenti degli altri e certamente, se candidato, queste qualità saranno la cifra anche politica della sua campagna elettorale
Da quelle parti certo non amano Trump, ma Sanders, per carità, no.
Paul Krugman con stime che intrecciano sondaggi e indicano una probabile nomination per Biden.