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DI COSA PARLARE STASERA A CENA

Le dichiarazioni di Trump sulla questione irachena e il funerale di Suleimani

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Donald Trump va al sodo sulla questione irachena.

Intanto resta lì sospesa la controversia tra congresso e presidente sui poteri di guerra.

Lacrime di ayatollah.

Il capo di Hamas parla al funerale di Suleimani.

In Libia avanza Haftar, ma non in modo decisivo, mentre si vedono i ministri degli esteri europei più interessati alla vicenda (escluso uno).

Qui vige, dallo strepitoso agosto, una solida simpatia per il presidente Conte. Questa intervista non la diminuisce né la accresce, come si addice appunto alle simpatie ormai stabilizzate. Sembra non dire nulla il presidente accusato, in un tripudio di banalità, di democristianeria, certo, ma attenti, il punto potrebbe essere più sottile, perché potrebbe darsi (e qui lo si crede) che in realtà non gli si chieda nulla. E Conte, grande judoka del pensiero politico, stende i nemici e pure gli intervistatori usando la loro forza. E non è colpa del bravo giornalista di Repubblica, il problema è che viviamo da un po' di anni in un discorso pubblico politico immerso nell'ipocrisia al punto da aver perso del tutto senso. Se il populismo non è una categoria chiaramente identificabile, e quindi Conte può digerire l'accusa di esserne un propugnatore semplicemente caratterizzando il suo come populismo gentile, è perché un punto di vista populista, ovvero anticasta, è stato la base dell'analisi politica degli ultimi anni. Se fare riforme significa, nel racconto giornalistico e politico italiano, porsi come uomini soli al comando, ecco che Conte se la cava bene parlando di riforme e riformismo nel modo più anodino possibile. E lo stesso vale per la Libia e le altre crisi internazionali. Ha capito le debolezze di un metodo interpretativo guastato dal livore politico e le sfrutta.

  

L'unico divieto retorico che infrange, e lo fa spesso, è quello che dovrebbe impedire tassativamente di parlare di sé stesso, di elogiarsi da sé. Oggi celebra anche il Giuseppe bambino già pronto a divorare chilometri e successi. Scopriamo la passione per la bicicletta di cui non si sapeva, avrebbe potuto lodare le due rotelline equilibranti che gli permisero evidentemente di cominciare la carriera ciclistica e magari paragonarle ai due partiti che, nel governo precedente e poi in questo, gli permettono di stare in piedi. Ma forse questo era troppo contiano anche per Conte.

Un piccolo rinvio permette di arrivare al 9 gennaio prima di affrontare il tema della prescrizione.

Il reato (l'omicidio stradale invocato dai profeti della manetta) non è servito a niente, anzi forse ha fatto peggiorare le cose facendo concentrare le forze sulla punizione ex post e non sulla prevenzione. Qui si insiste: servirebbero controlli a tappeto in una zona per volta, fermando tutti e facendo capire che da ubriachi non si guida e contemporaneamente controlli altrettanto capillari sulla distrazione alla guida per gli smartphone. Una zona, una strada di scorrimento per volta, ma facendo capire che potrebbe capitare ovunque e che dove arrivano i controlli tutti vengono sottoposti a test. Altre due persone investite dopo la tragedia dei ragazzi tedeschi in Alto Adige.

  

L'ufficio europeo per le licenze di proprietà intellettuale che nega la possibilità di attribuire la titolarità di una invenzione a un sistema di intelligenza artificiale. Serve a capire che cos'è l'intelligenza artificiale e anche quella non artificiale (quando si ha a che fare con la ricerca di nuove soluzioni per problemi già noti).

 

Oggi di questi temi se ne parlava sul Foglio, con Claudio Cerasa.

 

In Australia arriva una specie di tempesta tropicale, altri guai ma forse un po' di sollievo per le zone colpite dagli incendi.

 

Già che siete a cena, ahia.

Se n'era parlato sul Foglio citando proprio l'iniziativa di alcuni storici e intellettuali americani per contestare la rifondazione della storia degli Stati Uniti sullo schiavismo.

 

Golden globe e discorsi.

Jovanotti il più seguito dell'estate quanto a presenze nei live, arriva l'epoca dei dati a confronto.