Matteo Salvini e Luigi Di Maio (foto LaPresse)

Il mostro gialloverde e la resistenza di Hong Kong

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Non sanno che fare. Il sogno gialloverde era che adesso si andava in vacanza, e poi le cose si rimarginano, Di Maio si azzitta un po', lo studio dell'avvocato del popolo chiude per ferie, la manovra tanto l'hanno già scritta le (ex) "merde" del Mef. E però invece c'è quella scocciatura della Costituzione.

 

 

Non sanno che fare anche perché sono senza politiche. Il mostro gialloverde non era un Frankenstein fatto di vari pezzetti diversi ma era un Blob che tiene tutto dentro e si alimenta con ciò che incontra. Il grande trucco è stato quello di moltiplicare per due l'offerta populista classica, presente in tutta Europa, per raccogliere da entrambe le parti la sensibilità politica degli elettori italiani. E poi le due metà si sono ricongiunte come parti di uno stesso organo, da sole, per un processo automatico di attrazione. Ma in questo modo i consensi strettamente populisti hanno superato la soglia critica parlamentare e tuttora, stando ai sondaggi, costituiscono più della metà dell'elettorato. Ma, attenzione, lo fanno se presi assieme. Il mostro gialloverde sta in piedi solo con entrambi i colori sul vestito. La Lega da sola, lasciata al suo putinismo, alla sua confusione europea, al suo delirio monetario, ai personaggi discutibili che ispirano la sua politica della flat tax, alle iniziative declamatorie contro i Marchini, barconi, barchette, barchettine, barchettone, senza che esista un minimo vero controllo dei flussi migratori, ai picchiatori dello stadio, alle furbate sui soldi dello sport, al personale politico raccolto in fretta nel Mezzogiorno, ma dove pensate che vada?

 

 

Pensate che razza di rimpastone.

 

 

La noia totale, ovvero gli sfoghi online di anonimi elettori grillini.

 

 

Stringe il cuore, non diverte più neanche voi crudeli che godete delle scivolate altrui, a Toninelli ora compreranno Il Piccolo Ministro così potrà continuare a governare senza tradire e senza cadere.

 

 

Lo sblocca non sblocca, il sicurezza è insicuro, pure Pernigotti è salvata per finta.

 

 

E le tutele non tutelano:

 

 

Un piccolo casino da cui venir fuori:

 

 

La pressione di Pechino non si ferma.

 

 

Se vi piacciono gli anniversari.

 

 

La morte di un grande banchiere, banchiere centrale, uomo delle istituzioni.

 

Di più su questi argomenti: