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Il boom di Di Maio e la Tav contro il governo. Di cosa parlare stasera a cena

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Il boom di Di Maio, il suo annuncio di imminente partenza col botto dell'economia, vince il premio tempestività (ironia) dell'anno, per la fantastica concomitanza con il dato, peggiore da anni, sulla produzione industriale e la altrettante concomitante analisi del centro studi che fa capo a Brunetta e che certificava, con buona attendibilità, l'ingresso dell'Italia in recessione.

  

"Letale" dovrebbe essere parola abbastanza chiara. La usa Confindustria per descrivere gli effetti del blocco di ricerca e estrazione di idrocarburi nelle acque italiane. Speriamo che se ne parli nella commissione pro-scienza alla quale ha appena aderito Beppe Grillo e che magari quel giorno il neo-iscritto partecipi alla discussione.

  

Evabbé, se lo dice il Foglio ci si crede, insomma pare che il prof. avv. abbia preso uno spazio sulla scena politica e oggi lo ha effettivamente dimostrato ulteriormente (che sia stato confortato dal Foglio?), anche forse grazie alla mancanza totale di realismo dei suoi due vice. Capita l'aria il prof. avv. si è buttato in un serie di precisazioni, come sempre un po' arrampicate sugli specchi, ma ha tenuto la scena in un momento difficile, con il governo piegato da una serie di rinvii, di frenate, di ripensamenti, proprio sui provvedimenti di maggiore impatto elettorale.

 

Domani però a Torino ci saranno quelli che sulla tratta ad alta velocità da Torino a Lione, che completa il corridoio di trasporti da Lisbona a Kiev, non la pensano come i 5 stelle, anche se, va detto con stupore temperato dall'abitudine italiana alla creatività politica, ci saranno quelli che coi 5 stelle ci governano.

  

La proroga vince sempre sull'odio, come si è detto spesso in questa newsletter da aperitivo. E quindi accogliamo a braccia aperte gli inglesi, anche loro, felicemente proroganti nientemeno che della scadenza (quella che era scritta nel marmo, inderogabile) della Brexit. Ora vediamo che ne pensa l'Europa e il sempre più esterrefatto Barnier.

  

La sciocchezza burocratica è terribile ma ha un potere magico (magia nera si direbbe), quello di distruggere il senso di ogni atto, anche simbolicamente grave, e dissolverlo, appunto, nella stupidità.

 

Se andate a cena con Giuliano Ferrara questa può essere una buona lettura per avviare la conversazione.