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Le risposte arrangiate di Tria e il referendum su Atac. Di cosa parlare stasera a cena

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Un Giovanni Tria stretto tra le stime della Banca d'Italia (dice che si cresce meno di quanto previsto dal governo) e della Commissione europea (dice che il governo sta sbagliando tutte le previsioni, tra cui crescita e deficit) se la cava dando risposte arrangiate. Un po' afferma e un po' nega, un po' si impegna e un po' confida nel futuro. Ecco, ora tutti parlano di questo orizzonte temporale fissate a un annetto per la durata del governo e che corrisponde perfettamente a tutti i punti legislativi (compresa la prescrizione) lasciati in sospeso.

  

Volendo, ricordate che i mercati restano nervosetti, con lo spread intorno a 300.

  

La parte più forte dell'Italia produttiva può documentare, dati alla mano, la frenata economica indotta dalle scelte del governo.

  

Si avvicina la conclusione del processo a Virginia Raggi e voi a cena dovete essere pronti sua sul fronte giudiziario (il PM Ielo si è diffuso in giudizi pesanti sul modo di guidare il comune da parte della sindaca) sia su quello politico (con Luigi Di Maio che si è esposto parlando di applicazione delle regole interne e quindi obbligo di dimissioni in caso di condanna).

 

E si avvicina la protesta torinese su Tav e altre opere. Ci si sta un po' innervosendo dalle parti della maggioranza in comune, mentre la sindaca Appendino cerca di parlare d'altro. E mentre la commissione voluta, nel senso più forte del termine, dal ministro Toninelli invece di chiarire porta ulteriore confusione.

  

La prescrizione, fatto il compromesso dilatorio tra Lega e 5stelle, permette a entrambi di cantare vittoria. Ma basta una chiacchierata a cena per vedere, in realtà, punti di grande debolezza sia nella posizione leghista sia in quella grillina.

 

Il referendum sul trasporto pubblico urbano a Roma porterà risultati politici, specialmente se la partecipazione sarà superiore all'alto quorum richiesto per la validità della consultazione, ma certamente ha portato alla ribalta Andrea Giuricin, lo studioso di logistica e trasporti ormai sempre coraggiosamente esposto sulle questioni più controverse. Competente e paziente come un Cottarelli, pugnace con un Burioni, didascalico come una Fornero. A cena, volendo, potrete parlare anche di queste nuove figure di predicatori della razionalità e della conoscenza.

  

A Melbourne dopo l'attacco con coltellate indagini e controlli. Ricordate che in Australia c'è una, non molto conosciuta, storia di terrorismo islamico.

 

Spy story con implicazioni rilevanti per l'Italia. Ora che l'Austria ha seri problemi per continuare a difendere la sua linea collaborativa con la Russia il governo del prof. avv. rischia di restare senza compagni di strada putiniani.

 

Per chi avesse ancora voglia di parlare del voto negli Stati Uniti, sempre con l'avvertenza che un rivale di Donald Trump forte e competitivo ancora non si vede.

 

Ok, c'è poco da scherzare, visto anche il passato professionale dell'estensore di questa newsletter, è chiaro che un robot può condurre un telegiornale, se non succede niente di imprevisto però. Peccato che succeda sempre qualcosa di imprevisto e che sempre ci sia o da togliere o da aggiungere, e sempre ci sia comunque da correggere qualcosa rispetto ai tempi della scaletta o da spiegare qualcosa in più rispetto alla sintassi del telegiornale. Allora il robot funzionerà certamente ma forse finirebbe per essere più faticoso da gestire rispetto ai conduttori umani. Però giudicate voi.