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Le divisioni sul dl Sicurezza e l'appello per Asia Bibi. Di cosa parlare a cena

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Si parte sempre, a cena, da qualcuno che, alludendo alla maggioranza di governo, chiede: ma reggono? Per rispondere ci si divide tra gli scafati, con variazioni sul tema della resistenza ad ogni costo pur di non correre rischi elettorali, e chi invece crede davvero che le divisioni siano ormai insostenibili. Allora guardiamo a due appuntamenti vicinissimi. Il primo è con la fiducia, quella in arrivo per il decreto caro a Salvini e intestato, come sempre si tratta di denominazioni fatte in casa dal governo, alla Sicurezza. La fiducia serve ad accelerare, ovvio, ma è anche segno di qualche piccola crepa. Staremo a vedere e soprattutto a contare, perché in questa circostanza perfino le storie non esaltanti dei dissidenti a 5 stelle possono diventare di attualità. Salvini comunque esterna la sua soddisfazione, mentre Forza Italia fa già sapere che non voterà in aula, e il Pd si schiera contro. Per le opposizioni c'è da temere un grande aumento proprio dei rischi legati all'immigrazione a causa di questo decreto. Perché si aumenterà l'area della clandestinità, mentre cresceranno adempimenti  burocratici fini a sé stessi e vessazioni che serviranno solo a incattivire il clima.

 

L'altra questione è la mina della soppressione, di fatto, della prescrizione, Per i 5 stelle è uno psicodramma. Sono ossessionati dal tema dei processi, in questo è stato il catechismo travagliesco a forgiarli, e la loro mitizzata base pare che non accetti altre linee se non quella appunto rappresentata sul Fatto da ultimo dal dottore Di Matteo. Probabilmente, come in altre partite politiche, c'era l'intenzione da parte del capo politico e dei capi del capo politico, di portare avanti lo scontro con gli alleati leghisti fino a un livello gestibile. Stavolta, un po' perché ci si è appunto consegnati alla guida spirituale del Fatto, diventa più complicato fare il giochetto politico fino al limite di tenuta della maggioranza. Allora in queste ore, è il racconto prevalente, si lavora a non meglio chiarite soluzione, ma dalle posizioni ufficiali degli uni e degli altri non emerge nessun margine comprensibile di trattativa.

  

Ora non si scomodi un criterio anche giusto e sano come lo spoil system, qui siamo di fronte a qualcosa di ben diverso e apparentemente molto peggiore. La rimozione, a tre anni dalla scadenza, del capo dell'Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, arriva all'improvviso, senza una spiegazione, senza fondamento nei risultati raggiunti o nella gestione corrente dell'Agenzia. Suona così ad personam che perfino il viceministro grillino cade, e gli crediamo, dal pero. Se ne è parlato molto oggi, con toni dallo sconcertato all'indignato. A cena un accenno vale la pena di farlo.

 

 

L'appello per Asia Bibi, con l'assoluzione e la chiamata alla coscienza dell'Europa e della Chiesa si fa ancora più pressante, ma la risposta non arriva. 

 

 

Stasera grandi chiacchierate a cena con tema il destino di Trump e degli Stati Uniti e del mondo libero, insomma roba non da poco. Si attenderanno i risultati di midterm, mentre sembra che siano andati a votare in tantissimi.

 

 

Un argomento da collegare alle elezioni.

 

 

Il mistero delle ossa in nunziatura.

  

Le cene più belle, non fingiamo, sono quelle con la televisione accesa e qualcosa di sportivo da seguire. E stasera sarà punteggiata da avvenimenti in diretta, non solo per elezioni di midterm, ma anche per la champions league. Forse tutto questo ammassarsi di fatti non favorisce la conversazione, ma forse, invece, offre tanti spunti. Comunque ecco la guida del Foglio agli argomenti caldi della serata calcistica.