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I pericoli di Savona e il populismo visto dalla Francia. Di cosa parlare stasera a cena

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Dicheparlare non sa se essere arrabbiato per l'invasione di campo o felice per l'aumento della compagnia o perfino stimolato a far meglio dall'arrivo di nuovi concorrenti. Sta di fatto che ormai si parla solo di cene. E quindi di cosa parlare a cena? Ma di cene ovviamente, in un mondo che si specchia tra tavolate a 4 che mischiano riflessioni su politics a rimpianti di policies, ritirate strategiche in trattoria tra studenti e lavoratori e altri schematismi vari, memorie di cene arcoriane in cui c'era invece, mannaggia, più da parlare di policies e perfino di power brokerage che di grandi politics, e tante altre cene che spuntano in modo estemporaneo per essere tutti della partita. Comunque ben vengano e forza con i menu, perché al governo laconico, in cui diventa un caso se il presidente del consiglio fa appena appena il suo mestiere, bisogna rispondere con la vociante contrapposizione delle tavole politicistiche. Che cento cene sboccino, che cento cucine si diano da fare. Ah tra una cena e l'altra, sul lato Pd, ripeschiamo le riflessioni del prof. D'Alimonte.

  

Ah già c'è il governo, che noia, la manovra, le pensioni (salvate il soldato Brambilla, l'esperto previdenziale della Lega, esperto vero ma costretto a barcamenarsi tra le promesse salviniane e quelle di Di Maio. A proposito, il capo politico ci rifà con le pensioni minime tutte a 780 euro malgrado Brambilla, correttamente, abbia detto che scasserebbero il sistema), il condono da osteggiare come condono ma da accettare come pace fiscale (la verità che tiene tutto: la pace fiscale è l'obiettivo, il condono è lo strumento: questa è la strategia del governo e ne diamo pure una rappresentazione positiva), la burla delle tax, la tragedia delle nomine, il dramma della mancata nomina del commissario per Genova.

  

E il coriaceo Giovanni Tria sopporta ma rintuzza, dice che la disgregazione europea non è tutta colpa dell'Italia, non tutta...

  

Il divertimento, spendibile a cena, arriva ancora una volta dal movimentato mondo trumpiano, con il designato alla corte suprema inguaiato da storie che tornano dal passato e comunque per il presidente così poco amato dalle parti foglianti è un bel problemone. Che si affianca all'escalation di misure e contromisure nel confronto commerciale con la Cina.

 

L'economia potrebbe buttare malissimo nel mondo? parlatene serenamente a partire dalla discussione seguita alla (solita) profezia di sventura di Nouriel Roubini. Oppure partendo dalla perdurante, insistente, campagna del ministro Savona per scardinare l'Unione Europea facendo finta di volerla più grande e più bella che pria.

 

Le Figaro si occupa di populismo e ci interessa, come tutto ciò che sul tema arriva dalla Francia, paese chiave per la tenuta dell'Europa come la conosciamo e come ci piace. Oltretutto la chiacchierata coinvolge anche intellettuali americani.

 

Volete darvi arie sulla mobilità alternativa e innovativa? Ecco un bel treno con motore a idrogeno. Ricordate che si tratta, dal punto di vista operativo, di un motore elettrico, quindi adattissimo per un treno. In cui l'idrogeno ha solo, si fa per dire, il compito di favorire un processo chimico da cui si genera energia e il cui sottoprodotto è un po' di acqua fresca.

 

E invece va avanti alla grande la pallavolo italiana e tutti si stanno appassionando, per cena è un ottimo argomento