Luigi Di Maio (foto LaPresse)

Dai dati Istat sul lavoro alla crisi tedesca. Di cosa parlare a cena

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Luigi Di Maio vuole distinguersi, farsi notare, guarda i dati sul lavoro in maggio, ultimo mese prima che arrivasse il cambiamento, e vede che sono buoni. Allora si adopera per avviare il cambiamento e quindi, con ogni evidenza, farli peggiorare un po'. La soluzione per invertire verso il peggioramento un mercato che dava segni di vitalità Di Maio la trova nella parte più facilmente aggredibile, il lavoro a termine, precario. È lì che si muove una parte del mercato del lavoro, secondo una quota paragonabile in tutti i paesi industrializzati. Nel mucchio si spara anche contro il lavoro a somministrazione, che non è neppure precario in senso tecnico, ma viene aggredito ugualmente. E poi disincentivi, aumenti di costi, appesantimenti burocratici. L'opposizione è fatta dal governo precedente e dal mondo dell'impresa compatto nelle sue varie associazioni. Mentre il sostegno è tiepido dal sindacato e pochissimo avvertibile dalla società.

 


  

Un po' di opposizione sembrava volesse farla anche Matteo Salvini, più interessato a ciò che chiede il mondo produttivo e a cosa serve (non certamente più burocrazia) alla sua base elettorale nordista. Ma non ottiene granché per ora.

  

In Germania il governo sembra reggere, dove c'è Angela Merkel (sia sempre lode ai suoi solidi elettori) la demagogia viene messa a nudo e isolata. Insomma sembra che Horst Seehofer sia stato abbandonato anche dai suoi bavaresi, mentre i verdi si preparavano comunque a dare un sostegno. La fine di un intrigo? Chiede la Faz. Altri prendono proprio in giro (in Germania non usa il gioco politico basato sul ricatto).

 


 

Messico verso il populismo e così nel Nord America resiste solo il Canada e chissà che ne sarà del Nafta (accordo di libero scambio del Nord America) e chissà come ci si regola ai confini tra un populista da cui si vuole scappare e un altro che non vuole farti entrare.

 

Teorie nutrizioniste innovative, per una volta ci spostiamo dalla cena alla prima colazione.

 

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