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Il reddito di cittadinanza secondo Di Maio e la guerra dei dazi. Di cosa parlare a cena

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

I vaccini, il reddito di cittadinanza, gli sbarchi. I vaccini, il reddito di cittadinanza, gli sbarchi. Ripetere un'altra volta e ricominciare il giro. I due poli carichi, Di Maio e Salvini, si attirano e si respingono e intanto fanno girare argomenti e li fanno rigirare. A cena potremmo chiederci e chiedere quando la smetteranno una buona volta.

  


 

Perché, mentre la nostra energia politica nazionale serviva solo a produrre quel moto fine a se stesso, intanto fuori succedevano cose. Ad esempio si decideva su temi che riguardano proprio qualche parte di quel circuito ipnotico. Ah, ma prima bisogna vedere cosa succede quando le nostre scemate nazionali vengono osservate dall'esterno.

 


 

Non bene, mentre, come si diceva, l'Europa arranca per reggere a tutti questi urti e tentativi di disgregazione e non deve vedersela solo con gli italiani.

 


 

Torniamo a Di Maio? Anche noi ormai vittime del gioco dell'oca? Ma sì, così a cena, se non giovanissimi, potrete lanciarvi nel ricordo di quando c'erano i lavoratori socialmente utili, soluzione anni '80 per il reddito alla grillina. E in vena di nostalgia potete anche rievocare i disoccupati organizzati di Napoli. Comunque le critiche a Di Maio sono arrivate dopo aver proposto, appunto, che il destinatario del reddito si renda utile per 8 ore a settimana gratis nel suo comune. Insomma una specie di pecora di Virginia Raggi, ma umana.

 


 

Simpatico però Giovanni Tria che è oltre Forlani quanto a dialettica.

 


 

Oggi però i ragazzi non hanno freni. Autarchia!

 


 

Meglio i mondiali e tutto il resto. E anche meglio la Grecia che si affranca dalla troika, recupera capacità operativa sul mercato e può provare a consolidare la sua crescita.

 


 

E poi si può fare un ripasso di tanti prodotti per cui amiamo l'America e che ora diventeranno più costosi. Ricordiamo sempre l'adagio liberale: i dazi sono tasse.