Finalmente una settimana con poco Trump

Redazione
Una rassegna delle copertine dei principali settimanali internazionali. Spectator, Politico Magazine, New Yorker, Point, wSieci.

    E’ la prima settimana da molti mesi a questa parte che nessun magazine dedica una copertina degna di nota a Donald Trump, e potrebbe anche essere preso come un segnale, se non fosse che il biondissimo candidato repubblicano è più forte che mai nei sondaggi. Nella sua cover online del venerdì, Politico Magazine si concentra invece su un’altra faida dentro al Partito repubblicano, quella tra Jeb Bush e Marco Rubio. Jeb è stato mentore di Marco per molti anni, ha protetto e coltivato il suo pupillo, e Politico racconta la storia potenzialmente “imbarazzante” di “uno dei più grandi tradimenti politici del nostro tempo”.

     

     

    Sulla copertina del britannico Spectator un oscuro Vladimir Putin muove il suo scacco matto su una scacchiera infuocata, e la pedina che tiene in mano ha le fattezze del rais siriano Bashar el Assad. Il leader russo “sta vincendo la guerra in Siria”, scrive Owen Matthews sul magazine conservatore, ma si sta facendo nuovi nemici regionali come la Turchia, che potrebbero portare il conflitto su tutto un altro livello.

     

     

     

    La celebrazione di un’istituzione molto newyorchese, il Schomburg Center for Research in Black Culture, diventa sulla cover del New Yorker un dipinto in onore della cultura afroamericana: Duke Ellington, Malcolm X, James Baldwin, Billie Holiday entrano tutti insieme nella copertina del magazine americano, in un dipinto di Kadir Nelson.

     

     

     

    In Francia la rottamazione è contagiosa. Il settimanale Point dedica la sua copertina a Bruno Le Maire, figura emergente nella destra neogollista francese che, come ha scritto Mauro Zanon sul Foglio, è “il ‘Macron di destra’, perché come il ministro dell’Economia, ma sulla sponda opposta, è un liberale convinto, che si batte per uno stato meno impiccione in economia, crede nel mercato e nella libertà d’iniziativa, e in cima ai suoi valori pone il merito e il lavoro”.

     

     

    La cover più discussa della settimana è quella del settimanale polacco wSieci, che descrive con più precisione il clima politico in Polonia che la crisi dei migranti in Europa.