La cancelliera indispensabile e la fine dell'Europa

Redazione
Una rassegna delle copertine dei principali magazine internazionali. Economist, New Statesman, Obs, Wall Street Journal, Bloomberg Businessweek 

    “Guardate in giro per l’Europa, e solo un leader sovrasta tutti gli altri: Angela Merkel. In Francia François Hollande ha abbandonato la pretesa che il suo paese guidi il continente. David Cameron, rieletto trionfalmente, sta trasformando la Gran Bretagna in “little England”. Matteo Renzi è troppo impegnato con lo stato comatoso dell’economia italiana. Al contrario, nei suoi dieci anni al potere, Merkel ha svettato più in alto dopo ogni difficoltà”. Questa settimana l’Economist fa un elogio quasi senza riserve della cancelliera tedesca, definendola “indispensabile” e l’unico tra i leader europei con un’idea chiara su cosa fare davanti sfida di una generazione, la crisi dei migranti. La sua politica di accoglienza, rafforzamento dei controlli e accordi con i paesi di transito è “morale, e sul lungo termine l’unica che può funzionare”. E non credete a chi dice che Merkel è in bilico, dice il magazine inglese. Se ne andrà solo se sarà lei a deciderlo.


    Un altro magazine inglese è meno ottimista e decisamente meno indulgente nei confronti dei cugini continentali, e decreta senza mezzi termini la “Fine dell’Europa”. Sotto pressione a causa della crisi dei migranti e delle difficoltà economiche, il progetto europeo sta rischiando di frantumarsi, scrivono Brendan Simms e Timothy Less sul New Statesman.

     

     

     

     


    In Francia è conclusa la belle époque di Sartre e dei maître à penser di sinistra che facevano il bello e il cattivo tempo nel dibattito pubblico europeo. L’egemonia culturale è passata ai polemisti di destra, e chi vuole vedere movimento nel campo intellettuale della gauche, come fa l’Obs questa settimana con un numero in cui cerca di individuare gli eredi di Sartre, ottiene per ora risultati comici.

     

     

     

     


    Il magazine del Wall Street Journal mette in copertina un’Angelina Jolie bellissima e in bianco e nero, in un numero sugli innovatori in campo culturale. Angelina è stata scelta per il settore Entertainment, ma a noi forse interessa di più il lunghissimo e interessante profilo di Miuccia Prada, leader dell’omonima casa di moda, scelta come innovatrice nel settore fashion.

     

     

     


    Ci siamo quasi, la macchina che si guida da sola sta per essere realtà, e, scrive Bloomberg Businessweek, i primi esemplari potrebbero arrivare prima di quel che ci immaginiamo. La rivista americana lancia un lungo reportage da Detroit, patria storica e decaduta dell’industria dell’auto made in Usa, e racconta la sfida di General Motors, una delle compagnie che hanno fatto la storia dell’auto, per rimanere al passo con la tecnologia. L’auto che si guida da sola sarà anche vicina, ma (come sembra mostrare la copertina di Businessweek) restano ancora aperte molte incognite, anche di tipo etico.