Per l'Istat i disoccupati diminuiscono ancora: il dato scende all'11,2%

Redazione

Ad agosto 2017 il calo è di due decimali rispetto a luglio e di quattro in confronto all'anno precedente. Anche la percentuale di under 25 in cerca di lavoro scende al 35,1 per cento. Cresce l'occupazione

Meglio le donne che gli uomini, meglio gli over 50 che i giovani, meglio i dipendenti che gli autonomi. I dati appena diffusi dall'Istat, però, sono incoraggianti. E non poco. Ad agosto 2017, il tasso di disoccupazione è sceso all'11,2 per cento: un calo di due decimali rispetto a luglio e di quattro in confronto ad agosto 2016. Inoltre, la percentuale di under 25 in cerca di lavoro scende al 35,1 per cento: significa uno 0,2 in meno rispetto a luglio e un più significativo meno 2,2 rispetto all'anno precedente.

  

Si conferma dunque il trend positivo degli ultimi mesi nel mercato del lavoro con un nuovo aumento della stima degli occupati (più 0,2 per cento rispetto a luglio, pari a più 36 mila unità) che porta il tasso di occupazione a toccare il 58,2 per cento (più 0,1 punti percentuali). Un trend che risulta evidente anche analizzando l'ultimo trimestre: nel periodo giugno-agosto la crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente è stata di mezzo punto percentuale, pari 113 mila unità.

 

Le stime provvisorie di agosto comunicate dall'Istat mostrano una crescita congiunturale dell'occupazione per tutte le fasce di età a eccezione dei 35-49enni. Una crescita, peraltro, dovuta in gran parte all'ingresso del mercato del lavoro delle donne, il cui tasso di occupazione raggiunge un nuovo massimo storico e tocca quota 48,9 per cento. Quanto alle tipologie di lavoratori, il dato su base annua non è uniforme: aumentano sensibilmente gli indipendenti (più 417 mila, di cui 350 mila a termine) e, seppur di poco, anche i permanenti (più 66 mila); al contrario, per gli indipendenti si registra ancora un lieve calo (meno 42 mila).

 

Sempre su base annua, l'Istat segnala un netto aumento degli occupati ultracinquantenni (più 354 mila) e un discreto incremento anche tra i 15-34enni (più 167 mila); soffre di più, invece, la fascia intermedia, con un meno 147 mila unità dovuto però, e in modo determinante, anche al calo demografico che colpisce i 35-49enni.

 

L'andamento di questo 2017 è fin qui comunque evidente. Diminuiscono sia i disoccupati (meno 2 per cento, pari a 60 mila unità) sia, soprattutto, gli inattivi (meno 2,9 per cento, pari a 391 mila). "Al netto dell’effetto della componente demografica- si legge nella nota pubblicata dall'Istat - su base annua cresce l’incidenza degli occupati sulla popolazione in tutte le classi di età".

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