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Dov'è la solidarietà europea? Le promesse mancate nel ricollocamento dei migranti

Giovanni Battistuzzi

A essere più colpiti dai veti degli esecutivi europei sono i paesi più esposti al problema dell’immigrazione: Italia e Grecia.

La cosiddetta solidarietà europea non funziona. Almeno per quanto riguarda i migranti, almeno stando ai numeri ufficiali forniti dalla Comunità europea. Dei 160 mila immigrati che la Commissione aveva stabilito di ricollocare in altri stati – sulla base di un parametro che tiene conto di pil, popolazione e tasso di disoccupazione di ciascuno – solo 9.356 sono stati effettivamente trasferiti. E il problema alla base di questa inadempienza è sempre il solito: il nient dei governi alla pratica di ricollocamento.

A essere più colpiti dai veti degli esecutivi europei sono i paesi più esposti al problema dell’immigrazione, gli stessi che in questi anni hanno accolto e dato asilo politico a un numero massiccio di persone: Italia e Grecia.

 

Dal nostro paese sono stati trasferiti solamente 1.950 richiedenti asilo dei 34.953 accordati con l’Ue, dalla Grecia soltanto 6.212 rispetto ai 63.302 previsti. In questi due paesi rimangono 157.955 persone che, almeno in teoria, dovrebbero venire sistemate altrove entro il 2017, ma al momento gli altri stati europei si sono dichiarati disponibili ad accoglierne in tutto 7.820.

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