Una scena del film Café Express con Nino Mnafredi, girato sul treno Milano-Siracusa

Mettiamo anche il Milano-Siracusa tra i gioielli Unesco

Maurizio Milani

Che cosa succede a inseguire Jennifer Lopez. Un’altra battaglia dell’Innamorato fisso. “È rimasto l’unico treno del suo genere”

Ciao Maurizio, ho letto della tua iniziativa per fare del Lambro un patrimonio dell’umanità e non posso che essere d’accordo. Anzi, qui al Bar Centrale di Orio Litta siamo tutti con te. Però ne ho sentita un’altra che dovresti raccontarci. E’ vero che hai in piedi anche un’altra attività con l’Unesco? Grazie, ti leggo sempre.

 

Monica, Orio Litta (Lodi)

 

Sì, in effetti come assaggiatore di vino per l’Unesco sono molto contento del mio lavoro. Oggi vado ad assaggiare in Umbria i suoi 150 vini. Domani sono in Puglia. Penso di dare il bollino Unesco al 99 per cento dei vini. Anzi a tutti. Ciao, grazie (Monica amo un’altra).

 

Ciao, ho preso una cotta per Jennifer Lopez, ce ne sono tante più giovani ma nessuna come lei. So che è anche un tuo pallino. Io non riesco a schiodarmela dalla testa. Cosa mi consigli?

 

Giuseppe, Verona

 

Guarda, potresti fare come me: sto prendendo proprio adesso il Milano-Siracusa. Spiego: è tutto il giorno che seguo Jennifer Lopez. È stata in diversi posti, sia per lavoro che per boutique. Ognuno di questi dovrebbe essere nell’Elenco mondiale dei siti Unesco. Solo per il fatto che c’è stato il mio amore. Non penso farà tutta la tratta Milano-Siracusa (treno cuccetta singolo per lei), andrà giù a Caserta dove le hanno intitolato la Reggia, che da oggi si chiama Jennifer House. Questo treno è un altro soggetto che l’Unesco dovrebbe considerare come patrimonio immateriale della biosfera (o altra dicitura decidano loro). Noi come comitato Pro si è fatta regolare domanda all’Unesco che ha risposto: Nooo! Vediamo perché l’Unesco non lo vuole nemmeno dipinto sul muro nel suo catalogo. Per me sbaglia. È un’eccellenza italiana. Il treno Milano-Siracusa (detto il bello). Parte da Milano Centrale tutti i giorni dal 1898. Arriva a Siracusa a piacere. Provvisto di 1.500 cuccette. È l’unico rimasto del suo genere. Si ferma in tutte le stazioni del percorso. Solo per uscire da Milano ci mette 4 ore. Nemmeno l’Odessa-Amburgo delle 9.30 che parte tutti i giorni è più in quelle condizioni. Anzi lui è peggio. È partito nel 1886 ed è ancora in giro. La richiesta Unesco è stata fatta in privato con la concorrenza aerea a basso costo. Nessuno lo prende più. Se diventa patrimonio Unesco le ferrovie lo devono tenere anche se non redditizio. Per adesso il Milano Centrale-Siracusa c’è. Si calcola che durante il percorso venga preso da circa 500.000 persone, certo di queste solo 1 o 2 arrivano a Siracusa. Gli altri salgono e scendono. Anche a Modena e vanno giù ad Arezzo. Sempre che non si rompa il locomotore. Cosa mai avvenuta per cui è inutile dirlo.

 

Il più bel film italiano, “Café Express” con il grande Nino Manfredi, fu girato sul Milano-Siracusa. Durante le riprese alcuni passeggeri dimenticarono la loro destinazione e si formò un gruppo di sbandati che girovagava per le campagne romagnole. Alcuni lo sono finora. Tanti hanno tirato via le cuccette del treno e ci dormono in aperta campagna. Vivono rubando il gasolio dall’oleodotto che passa sotto i campi. Inutile fargli causa. Non hanno niente da pignorargli. Metterli in carcere costa allo stato di più che il danno erariale che fanno all’azienda di idrocarburi partecipata dallo stato stesso. Per cui siamo a posto. Certo quando esagerano va la un ispettore delle dogane che fa: “amici sbandati, va bene ciulare il gasolio ma non 10 tonnellate al giorno”. Loro: “ci scusi ispettore, ma abbiamo avuto delle spese impreviste per cui abbiamo rubato più gasolio del solito”. Ispettore: “Certo! Può capitare”.

 

Il Milano Porta Garibaldi-Caltanissetta invece ieri non è partito. In quanto sul binario c’era ancora quello del giorno prima. Per cui chi voleva ha preso questo. Questo treno è gemellato con il Anversa-Gibilterra che parte da Anversa. Adesso quando arriva a Gibilterra viene demolito. Per far lavorare la ditta di treni che lo fa. Mentre un tempo con le monete locali questa politica economica aveva un senso. Con l’euro non conviene. Sempre che l’Unesco non scriva e dica: “È il suo bello essere demolito all’arrivo”. Le ferrovie olandesi per adesso non vogliono offendere. Ma sbattere via un treno ancora bello l’opinione pubblica non lo accetta. Però sì.

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