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Consigli per eliminare gli stalker

Maurizio Milani

L'uomo da che mondo è mondo o è estremamente galante o è estremamente volgare. Un metodo per farla innamorare fissa è slogarsi una gamba per finta davanti a lei. La donna va pazza per l'uomo che non sta in piedi 

Tutti i lunedì sul Foglio, il nostro Innamorato fisso Maurizio Milani risponde alle vostre lettere sull’amore. Domande, racconti, richieste di consigli e lamentele sulle vostre morose e i vostri morosi possono essere inviati entro il giovedì precedente l’uscita in edicola all’indirizzo email [email protected]. Se saranno belle e complete, Maurizio Milani risponderà.


 

Gentile Maurizio, Mi chiamo Albina e abito in un paesino della Val Pusteria. Lavoro in un panificio da ventisette anni, la proprietaria è mia cognata. Non ci parliamo. Comunque, il fatto è che da otto anni e mezzo mi sono innamorata di Morris, un compaesano che nel tempo libero fa per noi le consegne del mattino in paese e nei centri vicini. E’ stato il mio primo amore. Lui ovviamente non sa nulla perché mi vergogno a dirglielo. Parlando con un’amica mi sono decisa a fare il primo passo. Lui è uno scapolone e io non vorrei morire signorina. Ma ho tanta paura, un po’ di vergogna. Non mi sono mai esposta così, temo la reazione. Non so neanche come approcciarmi. Potresti almeno indicarmi una location giusta per una cosa così importante? Grazie tante,

Albina

Gentile Albina, dispiace dirtelo ma il panificio dove lavori i rom di Milano mi dicono che è loro. Non è vero, ma loro insistono dicendo: “Il panificio dove lavora Albina è nostro”. A questo punto per non fare discussioni meglio darglielo. La location giusta per fare le vergogne è negli ex caseifici abbandonati. Ciao, grazie, scrivi ancora!

 


 

Caro Maurizio, sono innamorato da tempo di una cliente del bar dove vado sempre a fare colazione la mattina rima di andare al lavoro. Lei si chiama Caterina, è bionda, bellissima. Quando bevo il cappuccino la guardo sempre cercando di incrociare il suo sguardo, ma purtroppo non vengo mai ricambiato. Ho iniziato allora a lasciarle dei biglietti d’amore sotto al tergicristallo della sua auto, firmati con nome falso. Spero che un giorno lei se ne vanti con la cassiera al bar davanti a me, così che io possa dirle “Caterina, amore, sono io”. Finora però non ha detto niente. Devo cambiare tecnica?

Paolo

Gentile Paolo, rispondo volentieri alla più bella domanda fin qui pervenuta tramite il mio collega del Foglio che le inventa, giustamente. La tecnica del biglietto d’amore con nome falso sul tergicristallo è la migliore per farla innamorare. Già gli antichissimi romani facevano così: lasciavano un biglietto di pelle di tamburo sulla finestra dell’amata e si firmavano con nomi di gladiatori. Tu firmati con nomi di campioni di wrestling. Se non li sai guarda sul computer. Ma non penso.

 


 

Caro Maurizio, a volte mi piacerebbe gridare MeToo. Ma solo per togliermi dai piedi un collega insistente. So che non ne vale la pena, fare la puritana per una mano sfiorata. Sono una ragazza abbastanza adulta da capire la differenza tra l’innamoramento e una molestia. Però, ecco, lui è innamorato, e mi guarda, mi fissa continuamente. E mi dà fastidio. E poi mi chiede di continuo come sto, e se può fare qualcosa per me, mi fa trovare il caffè e i fiori sulla scrivania, e io non lo sopporto. Mi rivolge la parola e io mi metto a parlare con qualcun altro. E più faccio così, e più lui mi scrive lunghe lettere d’amore. Maurizio, ti prego, mi aiuti tu?

Giuditta

Giuditta, parliamoci chiaro: l’uomo da che mondo è mondo o è estremamente galante (con inchini e apertura di porte per la sua amata) o è estremamente volgare. Se non lo sopporti l’unica soluzione per farlo smettere è una. Giuditta, non hai un fratello o un amico fidato? Deve essere robusto e deciso. Si presenta dal tuo spasimante e gli spacca le braccia. Tutte e due. Senza dire niente. Lo spasimante rimane deluso e si chiede: “Chi sarà mai questo colosso che mi ha spaccato le braccia senza che io lo conosca?”. Però si sveglia dal torpore ossessivo amoroso, per diversi mesi gira con le braccia ingessate e non ha più tempo di molestarti. Un altro metodo che funziona sempre tipo questo è fargli prendere un bello spavento: furgone bianco di notte targato Enna che cerca di tirarlo sotto (il tuo spasimante). Come avvertimento dovrebbe essere bello e completo. Oppure, ma questo mi sembra un po’ troppo (però non direi), ti rivolgi a una banda specializzata a raddrizzare queste situazioni. Loro prendono lo stalker e lo legano sui binari del tram a Verona (capitale dell’amore). Con il tranviere sono già d’accordo che frena all’ultimo. Lo spasimante però prende uno spavento tale che si licenzia e va a chiedere il sussidio in comune, giustamente. Qui comincia a fare il pirla con l’impiegata molto bella. Lei ha un moroso che è della Banda della Magliana II (si è ricomposta ieri). Lei non voleva dirlo al suo fidanzato, ma poi sì. Lui prende subito provvedimenti. Avvicina lo stalker e gli chiede: “Scusi, ha da accendere?”. Lui: “Sì…”. A quel punto il fidanzato dell’impiegata lo rapisce, lo porta sull’Appennino e lo vende a una famiglia bisognosa che non riesce più a coltivare la terra come animale da tiro (per 25 anni, ma anche meno). Ciao, Grazie.

 


 

Caro Maurizio, sono una ragazza che ha lavorato con te nel 2007 per la Smemoranda Diario. Dicevi di amarmi! Sei ancora di quel parere?

Valeria

Gentile Valeria. Sì, ti amavo nel 2007, adesso dopo undici anni non ti amo più. Anche perché sarei diventato mezzo pederasta (da stazione). Tu sei senz’altro ancora bellissima. Meno male che non abbiamo comprato casa insieme come volevamo in via Pacini a Milano. Altrimenti adesso eravamo due scemi per strada. Scrivimi ancora per chiedermi in sposo. Magari alla prossima lettera ti dico sì, anche se sei comunista. Anzi, lo eri nel 2007, adesso sarai senz’altro grillina. Io sono sempre per Berlusca, però oggi ho cambiato e sono per Renzi se fa il Partito della Nazione. Se no non penso. Ciao, grazie per avere scritto. Meglio comunque che mi scrivi lettere d’amore un po’ più complete. Tieni conto che i mezzi ubriaconi sono più sensibili degli ubriaconi totali. Ma non è vero. Ciao, grazie, vediamoci adesso.

 


 

Ciao Maurizio, sono un ragazzo finto orfano di anni 19. Sto completando la terza media. Sono innamorato della mia vicina di casa di anni 41. Cosa mi consigli?

Marco

Gentile asino (scusa se ti chiamo così, ma essendo a 19 anni ancora in terza media puoi capirlo). Ti consiglio, quando sei sull’ascensore con lei, di dire che puoi fermare l’ascensore con il pensiero. Di solito alcune donne (ma anch’io) ci credono. Se tu riesci a fermarlo (con un trucco, perché – grande asino – come saprai non è possibile fermare un ascensore con il pensiero), se – ripeto – tu la convinci lei si innamora e ti intesta la casa a Zurigo (che aveva vinto a una lotteria truccata). Un altro metodo per fare innamorare la donna è slogarsi la gamba davanti a lei per finta. Nel giardino del condominio con lei davanti tu prendi una bella storta. Più è vera meglio è, per cui ti consiglio di prenderla davvero. Lei si innamora dell’uomo che non sta in piedi. Ciao, grazie per la bella domanda. Mi raccomando, finita la terza media vai a lavorare, ti trovo io il posto.

 


 

Gentile Maurizio, sono un diffamatore di professione. Sono fidanzato da 21 anni con una ragazza di anni 36. Non le ho mai detto cosa faccio come lavoro, dici di dirlo?

Luca

Rispondo volentieri. Gentile collega, anche io sono un diffamatore e millantatore di professione. La mia ragazza lo sa, ma fa finta di non saperlo. Alle sue amiche dice che lavoro al National Geographic come fattorino. Fai così anche tu. Però aspetta, forse è meglio che glielo dici, così ti lascia. Che è quello che vuoi. Infatti tu vuoi tornare libero e andare alla sera alla lap dance senza dovere prendere scuse con la morosa. Bravo.

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