Jeff Bridges in "Il grande Lebowski", film del 1998 diretto da Joel ed Ethan Coen, con le cuffie su "quel tappeto"

podiocast

I cinque podcast (più uno) da non perdere a novembre 2022

Enrico Cicchetti

Dall'India di Trincia alla Groenlandia di Corona, dalle operazioni di soccorso sulla frontiera del Mediterraneo all'"invenzione dei giovani", fino alle grandi sconfitte della storia. La classifica delle migliori "cose da ascoltare" uscite (più o meno) questo mese. Perché ci vuole orecchio

Podiocast è l'appuntamento del Foglio con i nuovi podcast in cerca di ascoltatori. Vi segnaliamo – senza formalizzarci troppo sulle date di pubblicazione – i podcast italiani più interessanti in uscita o disponibili online da poco. Insomma, quelli più freschi e interessanti e che metteremmo sul "podio" di questo mese. Buon ascolto.


 

Arrampicare

Dove ascoltarlo: sul sito e sulla app del Corriere (solo per abbonati)

di Mauro Corona - Solferino e Corriere della Sera

   

Non bisogna essere per forza appassionati di roccia, anche se - certo - un po' di amore per la montagna ci vuole. Perché Mauro Corona è un personaggio talmente sopra le righe - ruvido ma affabile, empatico - che questo podcast piacerà persino ai lupi di mare. Be', non esageriamo. Però può entusiasmare anche chi preferisce trascorrere le sue domeniche sul divano. Perché si può pure stare in panciolle per godersi le avventure di una vita. Una vita fatta, sin dall'infanzia, "di rocce, di sfide e d’amore", come da sottotitolo. Se poi l'ora e mezza (in sei episodi) non vi dovesse bastare c'è il libro edito da Solferino.

"È nell’essere umano l’idea di salire, di montare su qualcosa", dice lo scrittore e alpinista. "Le vie nuove, gli itinerari nuovi, non sono tanto l’itinerario o il percorso, ma un posto dove l’essere umano non ha mai messo le mani. Ma vi rendete conto? Quando io vedo una cima… ma non è un’arroganza, quando io vedo una cima ho il desiderio infantile di sedermi sopra". Dopo le memorie della sua infanzia povera e felice, senza scarpe ma con tanta libertà, in "Arrampicare" racconta gli anni Settanta, quando è tra i più assidui frequentatori del gruppo del Nuovo Mattino, che in quel periodo cambia il modo di vivere l’arrampicata in Italia: addio alla vecchia scuola "retorica e nazionalista", ecco "l'entusiasmo di divertirci e non più di patire". Poi Corona partecipa a due spedizioni storiche: una in Groenlandia, dove perde la strada e rischia la vita, e una in California, insieme a Manolo (Maurizio Zanolla), eccezionale scalatore e amico, in un clima di goliardia e scoperta (e qualche scontro con i ranger). Perché "La sfida non è con le montagne", dice, "è con la paura".

Oggi, chiunque si cimenti con le cime tra cui Mauro ha passato tutta la vita può farlo anche grazie alle centinaia di vie che lui ha aperto, ai chiodi che ha piantato. Grazie alla sua passione, alle sue mani e alla sua storia. Questa storia. 
    
Dal 21 ottobre


 

Megalopolis - Mumbai 2050

Dove ascoltarlo: su Spotify

Di Pablo Trincia  

   

C’è un mito indiano che parla del primo uomo sulla Terra e di un diluvio che sta per spazzare via tutto il creato. Solo grazie all’arrivo di un pesce la catastrofe viene scongiurata. Solo grazie ai suoi consigli, l’uomo riesce a sopravvivere. Nel 2050, Mumbai si trova nuovamente nella stessa condizione. La città rischia di essere sommersa dal mare, chi la salverà questa volta?

 

Il tema del cambiamento climatico può essere declinato in molti modi, molti dei quali retorici e scontati. Non nel caso di questo nuovo progetto di Pablo Trincia, che aveva già svecchiato il mondo dell'audio italiano con "Veleno". Questo nuovo "esperimento" è un qualcosa che non era mai stato fatto prima, ha raccontato l'autore a Wired. Eccessivo? Forse, ma di sicuro "Megalopolis" è "il tentativo di andare dentro la città ricreandone i suoni, il rumore del traffico, dei clacson e raccontando le storie delle persone che la abitano", dice Trincia. "Conoscendo l'hindi sono stato facilitato perché potevo parlare con loro senza filtri, si fidavano e mi raccontavano la loro vita in modo più famigliare". Che cos'è questo podcast non è facile da dire in una sola parola. E' un prodotto a cavallo di più categorie: il reportage, il racconto distopico, il diario di viaggio. Trincia porta "i microfoni fuori dallo studio", anche grazie al sapiente lavoro di Michele Boreggi, che è un tecnico del suono (o dovrei dire sound designer?) eccezionale, uno che tempo fa era partito per New Orleans per realizzare un reportage sonoro e che alla fine è tornato con un gioiello come "Shotgun Boogie" (recuperarlo!). Con Trincia aveva già collaborato per "Il dito di Dio", per il quale ha fatto il sound design (appunto), ha composto la sigla e alcune musiche. Qui bissa, da applausi.

In dieci episodi Trincia fa la spola tra il presente e il futuro di Mumbai, ci porta alla fine di un 2049 “basato su fatti realmente immaginati”. Il 2050 è infatti l’anno in cui gli scienziati hanno previsto il completo allagamento della parte sud della megalopoli. E in questo reportage che non lo è, in questa fantascienza verosimile e innestata di attualità, un viaggiatore europeo vaga in un mercato alla ricerca di un uomo. Una persona che gli aveva confessato un segreto proprio su Mumbai, sulla catastrofe che l’avrebbe fatta affondare. Ma non c'è solo oscurità, non immaginativi una roba à "L'esercito delle 12 scimmie". Ci sono le baraccopoli e le alluvioni ma ci sono anche cibo e matrimoni, c'è il cuore pulsante dell'India. Che cos'è Megalopolis? Boh! Un esperimento. Riuscito.


  

Noi siamo i giovani

Dove ascoltarlo: su tutte le principali piattaforme

di Giulia Cavaliere - Chora

 

I "giovani" esistono da sempre, ma è solo a fine dell’Ottocento trovano una propria forma identitaria come oggetto sociale. Ma chi ha inventato questa categoria generazionale? Da quando ha voce in capitolo? E come si è evoluta nel corso dei diversi decenni fino a rivoluzionare del tutto il costume e la società? Con questo podcast la giornalista e critica musicale Giulia Cavaliere intraprende un viaggio che dalla fine degli anni Cinquanta arriva fino a oggi. "In Italia - ci racconta Cavaliere - si fatica ad affrancarsi dalla famiglia, la giovinezza si allunga, perde i suoi confini e quindi la sua definizione, la sua grana specifica". Chi sono quindi i giovani? Non è mai stato messo a sistema un discorso sui giovani in Italia - prosegue l'autrice - c'è molto sul movimento degli anni Settanta, c'è molta narrativa, molta arte, eppure manca un ragionamento complessivo, che sia anche divulgativo e divertente, come vuole essere questo podcast, ma che sia di indagine". In questi cinque episodi la sfida è allora mettere in ordine una storia che attraversa cinque decenni, dal Boom alla gen Z. "Volevo che ci fossero figure emblematiche, protagonisti del loro decennio", spiega Cavaliere. Insieme a personaggi come la mitica Caterina Caselli, cantane e icona di un'epoca, lo scrittore e giornalista Giorgio Boatti, il dj e re della cultura iper-pop anni Ottanta Claudio Cecchetto, allo scrittore Enrico Brizzi, all'antropologa, storica e divulgatrice Giulia Paganelli e a Lucia Abbinante, direttrice dell'Agenzia Nazionale per i Giovani, scopriremo quindi chi sono questi "benedetti giovani". Scopriremo che tra quelli degli anni Sessanta e quelli di oggi c'è forse più affinità che con generazioni, che sono accomunati da un desiderio di non essere remissivi. E - piccolo spoiler - che c'è una rinascita della giovinezza.

  

Dal 3 novembre, un episodio a settimana


      

Le Caporetto degli altri

Dove ascoltarlo: su tutte le principali piattaforme

di Guido Damini e Viola Afrifa - One Podcast 

  

Per chi è rimasto a secco di nuove puntate di Barbero. Non è proprio lo stesso campionato, ma serve a placare la sete di Storia. La racconta con il giusto tocco pop e con abbondante irriverenza lo “storico da bar” Guido Damini, cremonese classe ’95, che dal 2021 cura la rubrica “Guido nella storia” su Radio Deejay. Con un ritmo vivace e una piacevole base rumoristica, Damini ribalta il canone delle grandi vittorie in una carrellata senza pietà delle "migliori" sconfitte del passato. Se la rotta di Caporetto è senza alcun dubbio la disfatta italiana per antonomasia, esportata orgogliosamente in tutto il mondo al pari del Parmigiano Reggiano e dei film sulla mafia, per amor di giustizia Damini passa in rassegna una a una le più celebri disfatte che altri paesi si tengono giustamente nell’armadio... La battaglia di Crecy (Francia), la rotta di Lepanto (Turchia), l’ecatombe di Midway (Giappone), la disfatta di Legnano (Germania), ma anche il disastro di Tanga (Inghilterra), il fuoco amico di Karansebes (Austria) e altre sconfitte clamorose. 

    
Dal 19 ottobre


   

Distress - Soccorso in mare

Dove ascoltarlo: su Storytel

di Valerio Nicolosi

 

Distress significa angoscia, o pericolo. In mare, la parola è la sintesi di entrambi: un pericolo imminente per un'imbarcazione ben oltre la capacità di carico normale. Un distress si comunica con un messaggio di May Day, la massima urgenza di intervento e aiuto, ma non sempre le leggi internazionali valgono. Soprattutto per chi viene considerato clandestino. Tutti sappiamo quello che sta accadendo a poche miglia nautiche dai nostri confini. Eppure, c’è un momento in cui le persone decidono di imbarcarsi con una delle navi di quella che viene chiamata “la flotta civile” e di mettere a disposizione quello che sanno fare. Nel caso del reporter romano Valerio Nicolosi il giorno è stato il 18 luglio 2018. "Mi ero svegliato da poco – dice – e ho visto la foto di Josepha, una donna camerunense soccorsa il giorno precedente dalla Ong spagnola Open Arms: la foto la ritrae ancora in acqua, in stato confusionale e con la paura negli occhi. Quello sguardo mi è sembrato mi stesse parlando: cosa stai facendo per fermare tutto questo? Così ho deciso di imbarcarmi, ed esattamente 3 giorni dopo, il 21 luglio, ero a Mallorca, dove sbarcava Josepha e da dove sarebbe partita di nuovo la Open Arms, e io con lei". Nicolosi racconta le rotte migratorie dal 2014. In questo nuovo podcast porta gli ascoltatori a bordo della nave Astral di Open Arms, dove ha trascorso due settimane all'inizio di agosto effettuando dieci soccorsi e salvando la vita a più di 200 persone. Alcuni di questi interventi sono stati registrati in presa diretta e inseriti nel podcast, a fare da necessario complemento al racconto di quel che l’autore ha visto e provato.

     

Dal 10 ottobre


   

BONUS

La Festa dell'Ottimismo 2022

Dove ascoltarlo: su tutte le piattaforme

di Il Foglio e Storielibere

 

Non sei potuto venire a Firenze per la Festa dell'Ottimismo? Non c'è problema: il Foglio e Storielibere portano l'ottimismo a casa tua. Qui puoi riascoltare tutti gli interventi della giornata fogliante al Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Una giornata di dibattiti e approfondimenti a Palazzo Vecchio a Firenze, con i protagonisti del panorama politico e culturale italiano e i giornalisti del Foglio. 

     

  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti