In tutta Europa il clero è intimidito dalle varie leggi Zan

Giulio Meotti

Taci, in nome della tolleranza! Dalla Scozia alla Spagna, i timori fondati della Chiesa per i nuovi reati di odio

 “Il procuratore generale della Finlandia ha intrapreso procedimenti penali che costringeranno il clero e i credenti a scegliere tra la prigione e l’abbandono degli insegnamenti delle loro fedi”. Si apre così la lettera  che un gruppo di accademici americani ha mandato alla Commissione per la libertà religiosa a Capitol Hill. Sono ebrei, come Peter Berkowitz di Stanford e Sergiu Klainerman di Princeton, e cattolici, come Robert George di Princeton e Mary Ann Glendon di Harvard (quest’ultima già ambasciatrice in Vaticano). Il caso di cui parlano riguarda Juhana Pohjola, vescovo della chiesa luterana finlandese, che è stato appena accusato di “incitamento all’odio” e sarà processato. “Come cristiano, non voglio e non posso discriminare o disprezzare nessuno”. Allo stesso tempo, ha proseguito, “questo non elimina il fatto che il matrimonio è inteso solo tra un uomo e una donna. Questo è ciò che la chiesa ha sempre insegnato e insegnerà sempre”. 

 

“Il perseguimento da parte del procuratore generale contro un importante legislatore e un vescovo invia un messaggio inequivocabile ai fedeli di ogni rango e condizione: nessuno che si attiene agli insegnamenti tradizionali dell’ebraismo, del cristianesimo, dell’islam e di molte altre religioni sulle questioni del matrimonio e della sessualità sarà al sicuro dalle molestie dello stato”, scrivono ancora gli accademici americani.  

 

“Queste azioni penali non possono essere intese come applicazioni banali di una legge sull’incitamento all’odio in stile europeo”, scrivono gli accademici americani. “Nessun ragionevole equilibrio tra i beni dell’ordine pubblico, dell’uguaglianza civile e della libertà religiosa potrà mai sostenere questa soppressione del diritto di credere ed esprimere le proprie convinzioni. Queste azioni penali sono semplici atti di oppressione”. 

 

Il Vaticano ha motivi seri per temere le leggi contro la “omotransfobia” quando sono costruite su un impianto ideologico repressivo. Succede in tutta Europa. A febbraio, la Conferenza episcopale della Scozia ha chiesto al governo di abbandonare la legge sui nuovi reati d’odio, perché “il nuovo reato di possesso di materiale istigatorio potrebbe addirittura comprendere materiale come la Bibbia e il Catechismo della chiesa cattolica”. L’ex cappellano anglicano del Trinity College di Cambridge, Bernard Randall, è stato appena cacciato dal Trent College  per le critiche al programma Lgbt nella sua scuola. “È una religione surrogata, completa di eretici in fiamme”, ha detto Randall al Telegraph. “Stavo solo sottolineando la visione cristiana del matrimonio. Discuti con tutti i mezzi, fai un dibattito ragionato sulle convinzioni, ma mentre va bene cercare di persuadersi a vicenda, a nessuno dovrebbe essere detto che deve accettare un’ideologia. Ama la persona, anche quando non ti piacciono le sue idee. Non denigrare una persona semplicemente per avere opinioni e convinzioni che non condividi”. Parole “offensive” che gli sono costate il posto di lavoro e la reputazione. 

 

In Spagna sono anni che si aprono procedimenti giudiziari a carico del clero. La Federazione valenziana Lgbt fu la prima a presentare una denuncia contro il cardinale Antonio María Rouco Varela, già presidente della Conferenza episcopale, e al direttore del Mundo Pedro J. Ramírez, che lo aveva intervistato, per portarli in tribunale con l’accusa di “incitamento all’odio”. Poi un vescovo, nominato cardinale da Papa Francesco, l’arcivescovo  di Pamplona, Fernando Sebastián Aguilar, che a Diario Sur, il quotidiano di Malaga, aveva spiegato: “La sessualità ha una struttura e un fine, che è quello della procreazione. L’omosessualità, in quanto non può raggiungere questo fine, sbaglia”. L’Osservatorio spagnolo contro la LGBTfobia ha denunciato alla procura di Madrid il vescovo di Getafe, Joaquín María López de Andújar, e di Alcalá, monsignor Juan Antonio Reig Pla. I vescovi avevano sigillato la loro “infame omelia” con un particolare del trittico del “Giardino delle delizie” di Bosch: Adamo ed Eva nell’Eden. L’Osservatorio spagnolo contro LGTBfobia ha perfino stilato l’elenco dei quattordici vescovi (uno su sei) di Spagna che “promuovono la omotransfobia”. Il rischio delle liste nere è forte sotto il cielo arcobaleno.
 

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  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.